La Nuova Sardegna

Nuoro

Liceo linguistico, una lezione sulla donazione di organi

di Pietro Rudellat
Liceo linguistico, una lezione sulla donazione di organi

NUORO. L’associazione Prometeus Aitf e il liceo linguistico Maria Immacolata di Nuoro hanno organizzato un incontro sul tema “Donare è una scelta di cuore” rivolto agli studenti. All’incontro hanno...

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NUORO. L’associazione Prometeus Aitf e il liceo linguistico Maria Immacolata di Nuoro hanno organizzato un incontro sul tema “Donare è una scelta di cuore” rivolto agli studenti. All’incontro hanno preso parte il presidente di Prometeus, Pino Argiolas, Stefano Dedola, consulente scientifico dell’Associazione, Massimo Dadea, cardiologo, Antonio Mascia, chirurgo vascolare e Elena Zidda, primario del reparto di Rianimazione del San Francesco di Nuoro e responsabile provinciale per la donazione degli organi.

Erano presenti anche due trapiantati, Stefania Boi e Giuseppe Fa, quest’ultimo che sarà impegnato nel fine settimana nella prova di triathlon inserita nel Tnatura in programma ad Orosei. L’associazione Prometeus è nata nel 2002, grazie alla iniziativa di alcuni pazienti che avevano subito il trapianto lontano dalla Sardegna.

«Questa iniziativa – ha detto il presidente dell’associazione Pino Argiolas – è stata programmata per far conoscere i problemi legati alla donazione degli organi e per promuovere la donazione presso gli studenti del liceo linguistico nuorese». In Sardegna si eseguono da tempo trapianti di cuore, fegato, rene e pancreas.

«Meglio chiarire che non si fa una gara a chi riceve il maggior numero di donazioni – ha detto il medico dell’ospedale San Francesco Elena Zidda – perché altrimenti si genera confusione. Per la donazione servono le giuste condizioni, senza scordare che la missione di noi medici è quella di salvare vite umane. In questi primi mesi del 2014 a Nuoro si sono avute due donazioni, di cui una multiorgano».

Per quanto riguarda il trapianto di cuore Massimo Dadea ha specificato che «la patologia cardiaca è certamente quella con la più alta incidenza e di conseguenza è più alto il numero di richieste di trapianti. Per questo motivo le liste di attesa sono più lunghe delle altre».

»Nello scorso anno – ha concluso l’ex assessore regionale – è calato il numero di trapianti eseguito in Sardegna, che sono stati appena cinque, in controtendenza rispetto all’anno precedente»

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