La Nuova Sardegna

Nuoro

Scatta l’ordinanza contro gli alcolici

Scatta l’ordinanza contro gli alcolici

Per il terzo anno il sindaco Bianchi dispone il divieto di bere in aree pubbliche dalle 24 alle 6 del mattino sino al 15 ottobre

05 luglio 2014
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NUORO. Per il terzo anno consecutivo il sindaco Alessandro Bianchi ha firmato l’ordinanza contro il consumo di alcolici al di fuori dei pubblici esercizi. Un fenomeno frequente soprattutto nel centro storico, ma che non risparmia anche vari quartieri al di fuori di esso. Proprio per questo il divieto riguarda una vasta area che abbraccia praticamente mezza città. Dalla mezzanotte di oggi e sino alle sei dell’indomani, e così per oltre tre mesi, cioè sino al 15 ottobre, chi verrà sorpreso a bere alcolici «di qualsiasi gradazione in aree pubbliche quali strade, giardini, piazze e scalinate» rischia una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro. L’ordinanza dispone inoltre il divieto assoluto di abbandono di bottiglie di vetro, lattine e contenitori e rifiuti in genere.

La novità rispetto allo scorso anno, a parità del perimetro cittadino sul quale sarà in vigore il divieto, riguarda l’orario, che dalle 22 è stato spostato alle 24. Due anni fa, quando Bianchi emanò la prima ordinanza, limitò a piazza Satta e altri luoghi di ritrovo del centro il divieto di bere alcolici nella “pubblica via”. Il provvedimento nasceva appunto dalle proteste degli abitanti del centro storico che in particolare nelle notti del fine settimana non riuscivano a riposare, disturbati dal baccano di numerose comitive. Ma anche dallo stato di degrado di alcune piazze, come quella intitolata a Sebastiano Satta appunto, che all’indomani apparivano come campi di battaglia cosparsi di bottiglie e rifiuti di ogni genere.

Riuscirà l’ordinanza del sindaco Bianchi a fermare la deriva di un fenomeno (che riguarda Nuoro come altre città, del resto), oppure continueranno ad agire indisturbati i giovani, spesso adolescenti, che al calar della sera nei fine settimana si recano nelle piazze del centro con casse di birra sulle spalle? Il dubbio rimane, anche perché fatta la legge, per così dire, bisognerà trovare qualcuno che la applichi. I vigili urbani? Non risulta che a Nuoro dopo le ore 20 ce ne siano ancora in servizio. Lo stesso sindaco Bianchi ammette che modificare l’orario di lavoro non è affatto semplice, e che la pianta organica dei vigili è coperta solo al 70 per cento.

A chi spetterà dunque far rispettare il divieto e multare gli eventuali trasgressori? Probabilmente alle altre forze dell’ordine, polizia e questura, che la notte perlustrano la città. Ma anche qui non mancano i problemi di organico, e spesso il personale delle Volanti e delle Gazzelle deve occuparsi di faccende ben più gravi. Restano le telecamere installate in maniera corposa alcuni anni fa, a partire da piazza Satta, se non fosse per il fatto che si sono rivelate inefficaci il più delle volte. Nel caso specifico, poi, nell’ordinanza è scritto che «all’atto della contestazione, i trasgressori sono tenuti a cessare immediatamente il comportamento» e a rimuovere i rifiuti. Va da sé, insomma, che non valgono le registrazioni delle telecamere, ma che le violazioni devono essere censurate e sanzionate quando accadono.

Al di là di questi aspetti, il provvedimento del sindaco Bianchi vuole assumere soprattutto una carattere costruttivo e non meramente repressivo nei confronti di un fenomeno che a Nuoro ha radici ben piantate, ma che negli ultimi anni ha assunto carattere di emergenza, soprattutto per il coinvolgimento di giovanissimi. Una decisione alla quale Bianchi è pervenuto dopo aver ascoltato, nel corso di incontri convocati ad hoc, il parere di esperti del problema ed esponenti del mondo dell’associazionismo, oltre rappresentanti delle forze dell’ordine. (p.me.)

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