Attesa a Gavoi per il palio de Sa Itria
È già partito il conto alla rovescia per una delle manifestazioni equestri più importanti della Sardegna
GAVOI. Per tradizione, l’ultimo fine settimana di luglio, nell’altipiano di “Lidana”, in uno scenario ricco di storia millenaria e nel segno della grande ospitalità che caratterizza da sempre i gavoesi, si svolge la festa in onore della Madonna d’Itria, nell’omonimo Santuario campestre. Questo l’incipit del Comitato di “Sa Itria” nel presentare il programma della sagra che si svolge ai margini e all’interno del santuario caratterizzato da un semicerchio di “muristenes” che contornano la chiesa e il piazzale. Un programma ricco di festeggiamenti religiosi e civili. Da lunedì ha avuto inizio la novena con sante messe alle 9 e alle 19 per concludersi mercoledì 30 con la messa di ringraziamento dopo i tre giorni di festa solenne. La principale attrattiva è però rappresentata dal palio (“Su Palu de Sa Itria”), una delle corse al galoppo più antiche e tradizionali della Sardegna, che si correrà domenica 27, alle 17. Inserito in un contesto naturale molto suggestivo, il Palio di Sa Itria rappresenta una delle manifestazioni equestri più antiche e più amate nel panorama ippico sardo delle corse al galoppo. «Lo dimostrano – precisa il Comitato – i numerosi visitatori e fedeli che raggiungono Gavoi per la festa in onore della Vergine d’Itria, i tanti appassionati di cavalli che non mancano a questo appuntamento e la partecipazione dei migliori professionisti delle corse al galoppo, gli stessi che ogni anno prendono parte a manifestazioni di straordinaria importanza a livello nazionale come il palio di Siena, il palio di Asti e quello di Ferrara, attratti, oltre che dal fascino misterioso del luogo, anche dal ricco montepremi, che anche per quest’anno ammonterà a 20mila euro (per le iscrizioni: palio@saitria.it e tel: 3495857085 e 3478785568). Le origini del Palio – precisa il Comitato – risalgono per certo al 1388, anno in cui venne stipulato il trattato di pace fra Eleonora d’Arborea e Giovanni d’Aragona, figlio di Pietro IV, come risulta infatti dalla raccolta di atti e pergamene antiche sulla Storia della Sardegna, redatta dallo storico Pasquale Tola e contenute nel “Codice Diplomatico della Sardegna”. Ma oltre al palio e alle altre manifestazioni equestri che si volgono nei giorni della festa, non meno entusiasmante e caratteristico è il rientro serale a Gavoi (sa ghirada a caddu dae Sa Itria), in programma il 30, che rievoca il ritorno dei fedeli in paese, a conclusione del lungo periodo di soggiorno per la novena e i festeggiamenti presso il Santuario.