Aumentano i furti di nafta dai serbatoi dei condomini
Macomer, allarme per il dilagare di un fenomeno esploso negli ultimi tempi Si sospetta l’esistenza di una banda specializzata che commercia il gasolio
MACOMER. L’ultimo lo hanno prosciugato venerdì notte, ma già nei giorni precedenti avevano svuotato altri serbatoi del gasolio da riscaldamento interrati nei cortili o sistemati negli scantinati delle abitazioni. Fino a pochi mesi fa nel mirino dei ladri c’erano solo i serbatoi dei camion e dei mezzi di movimento terra, ora sono finiti anche gli impianti del riscaldamento domestico. La zona più colpita è Santa Maria, dove un furto è stato messo a segno anche nella notte di venerdì: 400 litri “succhiati” senza lasciare traccia, se non il lucchetto rotto che non è bastato a impedire l’accesso al serbatoio. Nel corso della settimana è stata prosciugata un’altra cisterna, ma negli ultimi mesi i furti di gasolio si contano a decine, e non solo nel rione Santa Maria. Da una casa ne sono stati rubati 700 litri, per un valore che supera i mille euro. Il ripetersi dei furti fa pensare a un mercato clandestino del gasolio, che pare venga utilizzato anche per alimentare i motori diesel delle auto, ma con tutti i rischi per gli iniettori che comporta l’utilizzo di un carburante non filtrato alla pompa nel quale potrebbe esserci di tutto. Che ci siano dei ladri specializzati nel prosciugare i serbatoi degli impianti di riscaldamento e che riescano a collocare il gasolio rubato in un mercato parallelo che non si fa scrupoli di comprare carburanti di provenienza furtiva è un fatto evidente. I ladri entrano nei cortili senza fare rumore e con sistemi altrettanto silenziosi aprono la chiusura dei serbatoi e li prosciugano. È evidente che per caricare e trasportare il gasolio rubato si servono di mezzi abbastanza grandi e di contenitori capienti. Quattrocento litri di gasolio non si trasportano con delle taniche sistemate nel cofano di un’autovettura, ma serve un mezzo abbastanza grande, il cassone di un pick up o un furgone nei quali è stato sistemato un serbatoio. Pare che per rubare il gasolio venga infilato un tubo in gomma nell’apertura del serbatoio attraverso la quale si effettua il rifornimento dell’impianto. Una pompa elettrica, di quelle utilizzate per travasare il vino, alimentata dalla batteria del mezzo (non sono rumorose e al massimo emettono un ronzio che non sveglia i proprietari della casa e i vicini) fa il resto del lavoro in pochissimo tempo. Il ripetersi dei furti suscita allarme. Le denunce presentate alle forze dell’ordine sono numerose. Per proteggersi dai furti c’è chi ha installato delle microcamere nascoste, che oggi costano pochissimo, ma c’è anche chi passa notti insonni con la pericolosa intenzione di impartire ai ladri una lezione. Le forze dell’ordine, da parte loro, hanno intensificato la vigilanza. Controlli vengono eseguiti anche sui mezzi in circolazione. Il gasolio agricolo e da riscaldamento sono individuabili perché colorati il modo diverso da quello per autotrazione.