Culurgionis Igp, il Gal si schiera con il comitato
L’ente contesta anche gli autori dei ricorsi e rivendica l’originalità del prodotto «Da sempre rappresenta l’eccellenza della cultura gastronomica ogliastrina»
TORTOLI. Riconoscimento del marchio Igp per i culurgionis: scende in campo anche il Gal Ogliastra, che appoggia il comitato promotore territoriale. «Chissà cosa avrebbero pensato le nostre antenate massaie – fa rilevare il Gal – se avessero saputo che, trascorso qualche secolo dalla loro semplice invenzione, sarebbe scoppiata una vera e propria guerra a colpi di carta bollata e comunicati stampa tra territori, per rivendicare la paternità di una prelibatezza gastronomica, protagonista delle cronache politico-campanilistiche di quest’ultimo anno. Ebbene, oggi quel fagottino chiuso a spiga sta diventando un caso che dall’Ogliastra, passando per Cagliari e Roma, è quasi giunto a Bruxelles, se non fosse che, come ben sappiamo noi sardi, e noi ogliastrini in particolare, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare». E infatti il percorso a ostacoli del riconoscimento del marchio Igp per i culurgiones, a un passo dal raggiungimento storico del traguardo, rischia di arenarsi a causa di un’azione di ostruzionismo che rischia di far perdere all’Ogliastra e alla Sardegna intera un’opportunità irripetibile.
«I culurgionis – viene rimarcato nel comunicato – rappresentano da sempre l’eccellenza della cultura enogastronomica della popolazione ogliastrina e l’arte della chiusura a mano, motivo di vanto e orgoglio delle massaie ogliastrine, viene tramandata di madre in figlia, di generazione in generazione, da secoli». Per proseguire: «Cercare di negare la “paternità” dei culurgionis all’Ogliastra, tentando di dimostrare, peraltro in maniera maldestra, senza il supporto storico-documentale, che essi vengano prodotti ovunque in Sardegna, negando pertanto all’Ogliastra e ai Comuni limitrofi inseriti nell’areale di produzione del disciplinare il diritto a tale riconoscimento, recherebbe un danno a tutto il territorio regionale. L’omologazione dei prodotti isolani infatti è una chiara violazione alla salvaguardia della “biodiversità” culturale che rappresenta invece un vero punto di forza per la Sardegna». Il Gal auspica che le istituzioni preposte non vogliano negare all’Ogliastra e al suo già fragile tessuto economico «una concreta opportunità di crescita della quale, si è certi, potrà trarre vantaggio l’intero territorio regionale».