Grande dolore per la morte del motociclista
Tortolì, oggi i funerali del giovane di 27 anni che con la Ducati si è schiantato su un pilone in cemento
Sulla strada che da viale Monsignor Virgilio conduce all'ingresso di Tortolì sul Rio Foddeddu, rimane la desolante immagine della recinzione divelta, che costeggia la carreggiata a delimitazione di un terreno coltivato, e un palo in cemento sradicato dal terreno. È lì che Marco Pili, 27 anni di Tortolì, ha perso la vita, nel pomeriggio di domenica, dopo una giornata serena trascorsa al mare.
Era in sella alla sua rombante Ducati rosso fiammante, mentre con ogni probabilità faceva rientro a casa, quando all’improvviso ha perso il controllo della sua “belva a due ruote”, andando a finire sulla recinzione al bordo della strada.
La forza d’urto è stata travolgente e ha sbalzato via il centauro tortoliese, caduto rovinosamente oltre la rete, ad alcuni metri di distanza dal punto dell’impatto, riportando ferite e fratture gravissime che hanno reso vano qualunque tentativo di rianimarlo operato da medici e soccorritori del 118 giunti sul posto dopo pochi minuti.
Oggi Tortolì si prepara a dare l’ultimo saluto al giovane motociclista nella cattedrale di Sant'Andrea, dove questa sera verranno celebrate le esequie. Una cittadina intera che si è stretta con commozione e affetto ai genitori di Marco, Gianni e Virginia, che aggiungono un’altra, pesante e dolorosissima croce alla loro vita familiare. Una mesta processione, quella di parenti, amici e dei tanti giovani, ancora increduli e turbati davanti alla tragedia che ha portato via per sempre il sorriso e i sogni di un ragazzo semplice, amante di viaggi e motori. Parole di conforto, abbracci e tante lacrime. Ora il pensiero è per Cristian, il bimbo di 4 anni, innamorato del padre. Qualcuno, con infinita dolcezza, gli saprà spiegare che il suo papà continua a viaggiare nell'azzurro del cielo, guardandolo e seguendolo per sempre. (c.c.)