La Nuova Sardegna

Nuoro

Taglio dei buoni pasto, minoranza all’attacco

di Salvatore Martini
Taglio dei buoni pasto, minoranza all’attacco

Il gruppo Orosei Democratica interviene sulla scelta dell’amministrazione «Una decisione presa senza la concertazione con i sindacati e i dipendenti»

25 novembre 2014
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OROSEI. Il gruppo Orosei democratica la chiama sarcasticamente “spending review in salsa oroseina”, indicando sì un taglio dei costi pubblici benché, in questo caso specifico, non abbia incontrato il consenso di tutta la minoranza. I consiglieri di opposizione Gino Nanni e Gino Derosas, infatti, criticano il provvedimento del sindaco Franco Mula con il quale è stata disposta la revoca dei cosiddetti “buoni pasto” per i dipendenti municipali.

«Questa decisione – si legge in un documento di Orosei democratica – è avvenuta senza la dovuta e preventiva concertazione con gli interessati o con i loro rappresentanti sindacali, e con la conseguente riorganizzazione degli orari degli uffici. Secondo il sindaco è necessario ridurre le spese del personale. Il risparmio così conseguito si aggira tra i 20mila e i 30mila euro annui. L’iniziativa, a parte il metodo, i tempi e l’opinabilità della scelta fatta, sarebbe anche giustificabile se solo fosse stata inserita in un serio processo graduale, organico e programmato di riduzione generale dei costi, in linea con le difficoltà del momento. Invece così non è. A ben vedere – proseguono i due consiglieri comunali di Orosei democratica, Nanni e Derosas – se da una parte si tolgono a tutti emolumenti contrattualmente previsti in ragione dell’organizzazione interna degli uffici comunali, rimasta immutata, dall’altra si aumentano per importi di gran lunga maggiori le spese del personale, moltiplicando senza motivo il numero dei dirigenti d’area. Il nostro municipio oggi conta ben sette aree interne anziché 5, ciascuna con il suo specifico responsabile e relative spettanze economiche».

«I costi della macchina amministrativa – conclude il comunicato del gruppo di opposizione – non sono stati diminuiti ma, al contrario, aumentati. Appaiono quindi molto chiaramente la contraddittorietà e la demagogia dell’agire dell’amministrazione comunale, che da una parte sbandiera pubblicamente e sulla stampa la riduzione dei costi con il taglio del “buono pasto”, mentre dall’altra li aumenta in misura superiore».

Parole molto forti, quelle del gruppo di minoranza di centrosinistra, che scaldano le acque della politica di Orosei e danno vita ad un nuovo dibattito, destinato a fare molto discutere. Sicuramente la replica del sindaco Franco Mula e della sua giunta non si farà attendere.

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