Amianto, le bonifiche non possono partire per carenza di fondi
Macomer, sono interessati decine di edifici pubblici e privati I dati evidenziati durante una ricognizione del Comune
MACOMER. Nonostante le bonifiche degli ultimi anni, Macomer è piena di cemento amianto, materiale usato fino ai primi anni Ottanta soprattutto per coprire i tetti. Il Comune ha predisposto un piano per bonificare la città, ma non ci sono i soldi per attuarlo. Nell’abitato si contano decine di edifici con copertura in eternit. La gran parte sono locali industriali in disuso, come vecchi caseifici o officine dismesse, ma non mancano le abitazioni, di cui qualcuna ancora utilizzata. Ci sono anche edifici del Comune, che si punta a bonificare al più presto. «I nostri edifici da bonificare – spiega l'assessore all’Ambiente, Marco Gordini, – sono una decina, mentre quelli di privati sono circa cinquanta. Questo per quanto riguarda l’abitato. Cinque mesi fa abbiamo fatto una ricognizione per individuare la presenza dell’amianto a Macomer. Abbiamo constatato che ce n’è ancora tanto. Abbiamo quindi predisposto un programma per avviare il risanamento, ma mancano i fondi. Qualche intervento è previsto nel 2015, non so però dire che cosa e quanto potremo fare perché bisogna fare i conti con la disponibilità di risorse, ma qualcosa sarà fatta».
Negli anni scorsi sono stati bonificati diversi edifici grazie a un piano della Provincia che finanziava una parte del costo degli interventi. Resta però ancora molto da fare. L’amianto è presente in molti edifici di Macomer, soprattutto nei più vecchi. Gli immobili coperti con lastre ondulate in eternit, il marchio della ditta produttrice diventato il nome del materiale realizzato con malta di cemento e fibre di amianto e utilizzato nella produzione di lastre ondulate per la copertura dei tetti, per serbatoi e condotte, si contano numerosi. Si tratta di edifici costruiti tra gli anni Cinquanta e Sessanta e in qualche locale sorto nel decennio successivo. Dagli anni Ottanta è cessato l’impiego in edilizia. Molti privati hanno bonificato locali di loro proprietà. L’Arst sta facendo la sua parte eliminando coperture e manufatti in cemento amianto lungo le linee ferroviarie Macomer-Bosa e Macomer-Nuoro dove l’eternit era largamente utilizzato, soprattutto nelle cantoniere. Anche il comune di Macomer è intervenuto in alcuni edifici di sua proprietà. «L'intervento più importante _ dice l’assessore Marco Gordini _ è sicuramente quello realizzato nell’impianto della mostra zootecnica dove c’erano dei capannoni con copertura in eternit. Restano altri edifici da bonificare. Poi c’è il problema degli edifici di proprietà privata. Dei cittadini ci hanno chiesto se erano previsti aiuti a sostegno delle bonifiche. Per il 2015 vedremo cosa sarà possibile fare».