La Nuova Sardegna

Nuoro

Rischia di chiudere la sede decentrata dell’Università

di Sergio Secci
Rischia di chiudere la sede decentrata dell’Università

Budoni, dopo 11 anni: problemi causati dalla carenza di fondi Le iscrizioni si sono ridotte e il Comune si trova in difficoltà

29 novembre 2014
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BUDONI. Dopo undici anni, rischia di chiudere la sede decentrata dell’università che permette agli studenti di evitare costose trasferte a Sassari. L’iniziativa nacque nel 2003 con una decina di studenti iscritti nel primo anno accademico. Numero aumentato considerevolmente con l’avvio del secondo ciclo di lezioni dei corsi di giurisprudenza e scienza delle comunicazioni tenute in videoconferenza nel centro didattico universitario. Attualmente, si svolgono lezioni quinquennali per ottenere la laurea magistrale e quella triennale in diritto delle amministrazioni pubbliche. Se nei primi anni, il numero di studenti era elevato, via via, gli iscritti si sono ridotti considerevolmente tanto che l’amministrazione comunale, sta pensando seriamente di chiudere la struttura che ha permesso sinora a quattro studenti locali di ottenere il dottorato. All’attualità frequentano infatti solo nove studenti di cui ben sette provenienti da Posada e solo due residenti a Budoni.

A fronte di ciò, l’amministrazione comunale che sinora ha messo in bilancio una spesa annua di circa 40mila euro, si trova in difficoltà a fronte dei tagli del governo. Il sindaco Giuseppe Porcheddu ha provato ad investire della questione i colleghi del circondario, per trovare un accordo a un’eventuale suddivisione dei costi per il fatto che anche i residenti dei paesi limitrofi usufruiscono del servizio ma la riunione, è andata deserta. Difficile in tempi di restrizioni trovare soldi per l’istruzione ed ecco quindi che si paventa la possibilità della chiusura della sede universitaria staccata con ovvie ripercussioni per gli studenti e le loro famiglie su cui graverebbero i maggiori oneri per il trasferimento a Sassari. Una vicenda che sarà portata prossimamente all’attenzione del consiglio comunale anche se sembra scontato che l’amministrazione, non può più permettersi di mettere a bilancio una somma considerevole per farsi carico di studenti che provengono da altri comuni.

«Comprendiamo le difficoltà del comune di Budoni – dice il sindaco di Posada Roberto Tola – purtroppo i tagli che colpiscono anche noi, ci impediscono per il momento di poter in qualche maniera destinare dei fondi alla lodevole iniziativa attivata da Budoni nel 2003».

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