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Ghisu: bisogna reintegrare socialmente la terza età

NUORO. «Troppi anziani, nella nostra provincia, vivono sotto la soglia di povertà o comunque in condizioni difficilissime. Bisogna pensare a norme che garantiscano la protezione sociale, e pensare a...

30 novembre 2014
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NUORO. «Troppi anziani, nella nostra provincia, vivono sotto la soglia di povertà o comunque in condizioni difficilissime. Bisogna pensare a norme che garantiscano la protezione sociale, e pensare a vari modi per reimpiegare gli anziani per lavori sociali».

Giuseppino Ghisu non ha dubbi: per risolvere almeno in parte il problema dei pensionati che vivono in condizioni di estrema difficoltà, bisogna riuscire a riutilizzare gli over 65 in funzione sociale. Ovvero coinvolgerli nelle attività sociali, reimpiegarli in lavoretti che consentano loro di integrare pensioni da fame, ma allo stesso tempo li facciano anche sentire utili.

«Occorre un cambio di passo e sensibilità differenti – aggiunge Giuseppino Ghisu – perché non si può restare indifferenti di fronte a una situazione così drammatica come quella dei pensionati in provincia di Nuoro. Queste sono le conseguenze di mancate politiche di protezione sociale, di politiche liberiste che demandano al mercato la regolazione dei problemi. Nonostante questi problemi nei nostri paesi le pensioni, lo dicono i dati, sostengono l’economia e i consumi delle famiglie. Fungono da ammortizzatori sociali, sostituendosi all’impegno dello Stato. Sopperiscono, all’interno delle loro famiglie, con il proprio intervento, al dramma della disoccupazione giovanile che ha raggiunto il 52 per cento circa e soprattutto contribuiscono a mantenere la pace e la coesione sociale. Solo per questo i pensionati dovrebbero essere visti come forza attiva e non come peso della società. Come sindacato dei pensionati Cgil apprezziamo gli sforzi di quanti lottano per aiutare le persone più bisognose». (v.g.)

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