La Nuova Sardegna

Nuoro

IL CASO

S'Ena e sa chitta, dopo otto mesi il villaggio è ancora senz'acqua

I residenti del villaggio controllano le loro riserve idriche
I residenti del villaggio controllano le loro riserve idriche

La disperazione dei residenti: "Abbanoa non ci ha ancora restituito il servizio"

19 giugno 2015
3 MINUTI DI LETTURA





SINISCOLA. Una settimana dopo l’installazione dei contatori da parte dei tecnici di Abbanoa, con l’erogazione dell’acqua che però rimane sospesa, gli oltre 250 soci della cooperativa S’ena e sa chitta hanno deciso di alzare il tono della protesta e interessare del problema direttamente il prefetto. Il presidente della coop, Salvatore Pala, ha inviato una nota protocollata al prefetto di Nuoro in cui chiede il suo intervento «per una vicenda dai contorni grotteschi che è ormai giunta al limite della sopportazione. Dallo scorso mese di ottobre il villaggio è privo della regolare fornitura di acqua potabile in quanto la società Abbanoa spa ha sigillato l’accesso alla rete del villaggio per una morosità che si protraeva da diversi anni a seguito di un problema di tariffazione, che erroneamente veniva applicata ai consumi e per questa ragione la società venne citata in giudizio dalla scrivente cooperativa».

Pala ripercorre poi l’evoluzione della vicenda. «A seguito di un proficuo incontro con la stessa Abbanoa si è giunti a un accordo, e in data 18-03-2015 veniva firmato l’atto di transazione per un importo pari a un milione 200mila euro, che i soci si sono impegnati a versare in 48 rate mensili. In data 24-04-2015 si è concluso il procedimento di cessione delle opere di urbanizzazione primaria al Comune di Siniscola, fra cui la rete idrica e fognaria, con l’accettazione delle opere da noi realizzate». La soluzione sembrava a portata di mano ma qualcosa non è andato per il verso giusto. «Tutto lasciava presagire che questi due atti potessero finalmente ripristinare lo stato di fatto normale per una società civile – continua Pala a nome della coop –, ovvero con il ripristino dell’erogazione dell’acqua potabile alle abitazioni, considerando inoltre che i soci hanno presentato regolare istanza di allaccio versando quanto richiesto ad Abbanoa». Ma nulla di tutto ciò è accaduto, se si esclude l’installazione dei contatori.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nuoro:cronaca:1.11173151:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/nuoro/cronaca/2015/04/03/news/s-ena-e-sa-chitta-gestione-al-comune-1.11173151]]

«La società Abbanoa – prosegue la coop – rivendica ulteriori garanzie nei confronti del Comune di Siniscola e dell’Egas, a discapito dei titolari delle abitazioni che ancora oggi sono costretti a far fronte all’emergenza idrica con mezzi di fortuna. L’unica proposta fattaci è ripristinare l’erogazione del servizio con una tipologia di allaccio condominiale intestato alla cooperativa». Pala ribadisce come questa soluzione non sia più percorribile, avendo la stessa coop avviato la procedura del proprio scioglimento in seguito alla cessione al Comune di Siniscola di tutte le opere di urbanizzazione realizzate a proprie spese, reti idrica e fognaria comprese.

Da qui l’appello al prefetto «affinché intervenga presso i soggetti coinvolti. Ci rendiamo disponibili a un confronto congiunto con le parti interessate affinché si possa addivenire a una imminente soluzione», conclude Pala. La coop S’ena e sa chitta a questo punto ritiene di avere tutte le carte in regola e fa appello al prefetto perché risolva un caso che si trascina ormai da otto mesi. Con l’arrivo dell’estate il problema della mancanza d’acqua riguarda moltissimi villeggianti che devono così affrontare notevoli disagi.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative