La Nuova Sardegna

Nuoro

Centenari sardi: Perdasdefogu da Guinness, la famiglia Melis resta la più longeva del mondo

di Giacomo Mameli
Il logo depositato al ministero dello Sviluppo economico
Il logo depositato al ministero dello Sviluppo economico

Foghesu si conferma uno dei posti del pianeta in cui la vita dura di più. Un logo depositato al ministero delle Sviluppo e un Museo della longevità. Sabato 22 grande festa con tutti gli ultranovantenni

21 agosto 2015
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PERDASDEFOGU. La famiglia più longeva al mondo continua a vivere in Sardegna ed è sempre la famiglia Melis di Perdasdefogu (Foghesu, per i suoi abitanti): con otto fratelli viventi (al primo giugno 2015, dopo la morte lo scorso gennaio della terzogenita Maria) sommava l'età di 745 anni e 210 giorni.

Al secondo posto, ben distanziata, per un totale di 720 anni, si classifica una famiglia del cantone di Nicoya, in Costa Rica che col Giappone-Okinawa, Ikaria in Grecia, Loma Linda negli States, è con l'Ogliastra una delle sole cinque blue-zone del pianeta.

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La conferma – per il quarto anno consecutivo – è giunta ieri, giovedì 20, dal quartier generale del Guinness di Londra con una mail e pdf allegato, comunicata al detentore del record, Salvatore Mura, 56 anni, impiegato al poligono di Quirra e ricercatore infaticabile del paese dei centenari.

Un altro record regalato alla Sardegna, ufficializzato tra l'altro – proprio ieri – dal logo "Perdasdefogu - Long Life, Good Life, Lunga vita, buona vita" depositato e registrato, a nome del presidente della Pro loco Vittorino Murgia, all'Uibm (Ufficio italiano brevetti e marchi) presso il ministero dello Sviluppo economico col tramite della Camera di commercio di Nuoro.

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«Un record che sta diventando imbattibile – dice il sindaco Mariano Carta – anche dopo la scomparsa di Consola, morta a due mesi dal compimento dei 108 anni. Con un altro dato esaltante confermato ieri dall'Istat: l'indice di vecchiaia, in Italia al 10,4 per cento e in Sardegna al 9,5 a Perdasdefogu è fra i più alti d'Italia schizzando al 14.3. Per noi è una bella soddisfazione e una rivincita» (l'indice di vecchiaia è del 15.1 a Talana, del 12.7 a Villagrande e del 12 ad Arzana, ndr).

Così la semisconosciuta parola "longevità" sta diventando fra le più gettonate e positive con l'Ogliastra e Perdasdefogu sull'Olimpo "de senectute". Un biglietto da visita che sarà riproposto in diversi convegni scientifici anche all'Expo di Milano come ha anticipato l'assessore regionale alla sanità Luigi Arru.

E alla "longevità" l'amministrazione comunale di Perdasdefogu ha dedicato una casa-museo nel rione di "Perd'e Palassiu" dove Salvatore Mura è il Cicerone ufficiale. «La casa era di un contadino morto alla soglia dei cent'anni, Luigi Melis, noto Vittorio Emanuele per via dei baffi che ricordavano il re d'Italia. Nelle piccole stanze, esempio di una architettura essenziale, abbiamo esposto gli articoli dei giornali di tutto il mondo che hanno esaltato il record della famiglia Melis».

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C'è anche una foto che affianca Consola Melis alla Regina Elisabetta. Le felicitazioni del Papa. Per dovere di cronaca va sottolineato che il giornale più citato è La Nuova Sardegna con l'articolo scoop del 30 luglio 2011 in occasione del primo record ufficializzato dal Guinness («Perdasdefogu: a noi il record della longevità») e con la foto in technicolor della famiglia Melis. Fra gli italiani spiccano il Corriere della Sera, La Stampa, Famiglia cristiana. Seguono, divisi per Continenti, gli articoli dei giornali europei, quelli asiatici (Giappone, Corea, Cina), l'arabo Aljazeera, gli americani The New York Times e "Boston Globe"

Domani sera, sabato 22 – acciacchi permettendo –, il paese attende di vedere schierati tutti i suoi quaranta ultranovantenni (ventiquattro donne, sedici uomini). In prima fila i centoduenni Claudina Melis (sorella di Consòla, morta due mesi fa) e Vittorio Palmas (il reduce da Bergen Belsen), Antonio Brundu (97 sopravvissuto elle bombe del 31 marzo 1943 a Monserrato), Bonino Lai con Antonio Melis, Giuseppe Murgia, Efisio Piroddi e Teresa Sirigu di 96 anni e via a seguire, casa per casa, dagli Agus ai Boi, dai Mameli ai Lai, dagli Spanu ai Manca. Tutti a confermare, come dice il logo della Pro loco, che "la vita a Foghesu è lunga ma soprattutto buona e piacevole", ha commentato Rita Melis, avvocato, portavoce della famiglia più longeva del pianeta.

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