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L’antico rito dorgalese di sa cotta va in diretta sulla tv australiana
Domani una troupe tv dell’Oceania riprenderà tutte le fasi di preparazione del pane tradizionale Sarà un ritorno al passato che verrà ospitato nelle sale del parco-museo di S’abba frisca
DORGALI. Grazie ad una troupe televisiva australiana, al parco museo S’abba frisca ritorna il rito de “sa cotta” del pane carasau fatto in casa.
“Sa cotta” era il pane dei pastori che erano costretti per lunghi periodi a stare lontano dalle loro case per pascolare le greggi.
Considerato tra i pani più antichi del mondo. La caratteristica sfoglia tonda, non lievitata, sottilissima e croccante ci riporta alle prime tipologie di pane nei territori della Mesopotamia e poi del Medio Oriente, fino alla Palestina di Gesù.
Martedi mattina si va indietro nel tempo per riproporre quella che nelle case barbaricine era una vera e propria festa che coinvolgeva tutti.
«Stavamo facendo il pane», era la scusa più gettonata dai ragazzi che oggi hanno superato i cinquanta, quando non facevano i compiti. In realtà tutti avevano un ruolo ben preciso. I maschietti erano addetti al taglio e al trasporto della legna oltreché a far girare la manovella de sa macchinedda ‘e suichere, (si tratta della vecchia impastatrice. Le donne, dalla mamma o dall’esperta e dalla vicina di casa che per l’occasione veniva ingaggiata, a scalare, tutte le altre incombenze. Un vero e proprio rito che cominciava con la richiesta di madriche ( il lievito naturale) che girava di casa in casa.
Poi si passava a un’altra fase importante: l’accensione del fuoco nel grande forno e il rito dell’impasto, i su lacu , il grande contenitore in legno. Poi l’immancabile colonna sonora de sos tutturos, i matarelli che con una straordinaria abilità scorrevano tra le mani delle donne andando a sbattere, dopo avere attraversato la sfoglia, sul tavolo.
Un ritmo ancestrale che spesso e volentieri era accompagnato dalle canzoni tradizionali.
Poi la fase della cottura e della carasatura a questo punto la musica cambiava con colpi di sa pala ‘e cochere, la lunga pala in ferro che sbattendo sulla base del forno emetteva il caratteristico rumore.
Rumori che nel rione si univano al profumo del pane appena cotto, e cominciava la distribuzione di su pane modde non ancora carasau. Tutte fasi che domani verranno riproposte a S’abba frisca, utilizzando rigorosamente tutti gli strumenti di una volta.
A partire dalla macina per il grano azionata dall’asinello. La troupe che poi farà riprese anche nelle grotte del Bue Marino fa parte della rete nazionale australiana del programma “Out of the blue” Un programma di spiccato carattere enogastronomico che con questo lavoro a Dorgali celebra il decimo anno d riprese tra le bellezze e le tradizioni dell’Italia.
Si tratta di un programma che sarà visto in Oceania e in alcuni paesi del far East, regista Amanda Duggan.