Esordio della stilista Maria Giovanna Sulas
La ventunenne nuorese parte alla grande dal palcoscenico universale dell’Expo 2015 di Milano
NUORO. L’effetto “grigio-fumo”, con le inconfondibili spirali pitturate nella stoffa dei pantaloni, è davvero d’impatto. Per non parlare del corpetto tutto trasparenze, sempre sui tenui colori dello “Smog”. Maria Giovanna Selis, designer nuorese appena ventunenne, lancia il suo rivoluzionario messaggio “eco-fashion”. E lo fa, unica sarda tra i quindici finalisti selezionati nel concorso “Imbastire un sogno, cucire un’idea”, dal palcoscenico universale dell’Expo di Milano. Si tratta, in particolare, della Settimana della moda artigiana, che – in occasione dell’esposizione universale – è stata inserita nell’Italian Makers Village, il Fuori Expo di Confartigianato. Stasera, a partire dalle 20, nel cortile d’onore di Palazzo Isimbardi, dopo la presentazione di fronte a una giuria di esperti che dovrà decretare il vincitore (in palio uno stage lavorativo in una grande casa di moda e la partecipazione assicurata alla fashion week di Pechino, in programma dal 25 ottobre al 2 novembre), la talentuosa stilista di Nuoro farà il suo esordio nella sfilata aperta al pubblico.
L’iniziativa, giunta alla settima edizione, è organizzata da Confartigianato Imprese in collaborazione con il Salone orafo OroArezzo e ha l’obiettivo di valorizzare la creatività e le capacità operative degli allievi delle scuole legate al settore della moda, supportandoli nel contatto diretto con la realtà produttiva.
Anche Maria Giovanna Selis viene dal mondo delle scuole di moda: frequenta l’ultimo anno all’Accademia Altieri Moda e Arte di Roma.
Quello di stasera, tra l’altro, rappresenta per Maria Giovanna l’esordio senza la collega Sladana Krstic, con la quale ha creato il brand “Contrast haute couture”, che in passato ha già sfilato in grandi collezioni e a ottobre sarà sulle pagine della rivista croata “Gloria Glam”. Il tema del concorso, per quest’edizione 2015, era “Madre Terra”, per promuovere il concetto di eco-sostenibilità. «Quando ci hanno proposto i tre filoni da cui trarre ispirazione (energia, ambiente e cibo) – racconta emozionatissima Maria Giovanna – non ho avuto dubbi: avrei optato per l'ambiente, perché ben si concilia con il concetto che ho io di moda, come strumento efficace di comunicazione».
Questa è la genesi del progetto “Smog” (pantaloni, corpetto e bracciale, anche questo appositamente creato da Maria Giovanna), che unisce, con molto stile e creatività, il concetto di moda a quello di inquinamento, con l’obiettivo di farci prendere coscienza di quanto sia effettivamente nociva l’aria che respiriamo. E, davvero, lo smog non è mai stato così fashion.