La Nuova Sardegna

Inferno a Sassari

Esplosione per una fuga di gas, il ferito è gravissimo: ecco cosa sappiamo

di Luca Fiori
Esplosione per una fuga di gas, il ferito è gravissimo: ecco cosa sappiamo

Antonello Lambroni era all’interno della palazzina sventrata dallo scoppio. Gli uomini del 115 lo hanno trovato vivo sotto le macerie dopo un’ora

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Sassari Per oltre un’ora è rimasto sotto le macerie e in mezzo al fumo acre, mentre i vigili del fuoco cercavano con difficoltà di domare l’incendio che - dopo l’esplosione - stava divorando il suo appartamento dilaniato dall’onda d’urto, provocata dalla potente fuga di gas. Quando finalmente gli uomini del 115, poco prima delle 14 di ieri, sono riusciti a raggiungere l’ultimo piano della palazzina tra via Principessa Maria e via Don Minzoni, non lontano dalla chiesa di San Vincenzo a Sassari, Antonello Lambroni, geometra sassarese di 63 anni, conosciuto in città per la sua attività come corista nella corale dell’Ente Concerti “De Carolis”, era miracolosamente vivo, ma in condizioni critiche. «Muoveva appena gli occhi e le labbra» ha raccontato poco dopo il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Sassari Antonio Giordano, accorso sul posto per coordinare le operazioni, rese ancora più complicate per il caldo asfissiante.

Il 63enne è stato trasportato fuori dalla cucina e poi delicatamente giù per le scale in una barella, avvolto in una coperta termica. Medici e infermieri del 118 lo hanno preso subito in carico e ossigenato davanti a decine di residenti del quartiere ancora sconvolti. Subito dopo è stato trasportato al vicino pronto soccorso dell’ospedale “Santissima Annunziata” e affidato alle cure dei medici dell’Unità Ustioni, dove si trova in condizioni disperate. Erano da poco passate le 12.15 di ieri quando i residenti del quartiere di Rizzeddu - San Vincenzo hanno temuto che fosse esplosa una bomba in una delle palazzine costruite negli anni Settanta.

«Io ero dentro il mio negozio di frutta e verdura - racconta un commerciante della via - abbiamo visto tutto tremare, poi sono volati calcinacci ovunque. Siamo corsi in strada e poco dopo abbiamo visto le fiamme». L’intervento dei vigili del fuoco è stato immediato, perché gli uomini del 115 erano già sul posto, chiamati poco prima dai residenti per il forte odore di gas. Dopo aver rischiato la vita ed essere stati sbalzati di qualche metro, gli eroi con la tuta verde si sono prodigati per spegnere le fiamme, che in pochi istanti hanno avvolto la mansarda. L’esplosione ha sventrato il tetto e le mura esterne dell’ultimo piano, scaraventando pezzi di facciata per strada, accanto all’ingresso del locale da ballo “Il Triciclo”.

Tre auto e uno scooter hanno subito gravi danni. Se fosse passato qualcuno in quel momento non avrebbe avuto scampo. Sul posto sono poi arrivati gli agenti della squadra volante e della polizia locale, coordinati nelle indagini per stabilire le cause dell’esplosione dal magistrato di turno, il sostituto procuratore Lara Senatore. Il comando provinciale dei vigili del fuoco ha inviato in via Principessa Maria le unità cinofile e gli specialisti Usar e squadre arrivate anche da Cagliari per la ricerca di eventuali dispersi tra le macerie. Fortunatamente la ricerca ha dato esito negativo.

Tra i miracolati, insieme ai primi vigili del fuoco arrivati davanti alla palazzina, c’è anche un residente della via. L’uomo aveva sentito odore di gas e aveva provato invano a contattare Antonello Lambroni. Quando poi ha tentato di aprire la porta della palazzina al pian terreno è staro travolto dallo spostamento d’aria, rimanendo ferito a una mano. Poco dopo - per strada - l’abbraccio commovente con la figlia, accorsa in via Principessa Maria quando i video dell’esplosione hanno iniziato a girare sulle chat di whatsapp. «Dov’è babbo?» ha chiesto tremante la ragazzina a un conoscente, prima di individuarlo a pochi metri dalle macerie. Poi l’abbraccio e il pianto liberatorio.

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