La Nuova Sardegna

Nuoro

Tariffe mense scolastiche «Regolamento violato»

Tariffe mense scolastiche «Regolamento violato»

Idea Comune contro l’improvviso cambiamento attuato rispetto al passato «Illegittimo sotto tutti i punti di vista. Messa in pericolo anche la privacy»

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NUORO. «Riteniamo che sia contrario alle regole sulla trasparenza amministrativa che le fasce di reddito e i relativi prezzi vengano addirittura stabiliti dopo la presentazione degli Isee e non prima dell’inizio dell’anno scolastico togliendo quindi alle famiglie la possibilità di scegliere». Parte da questo presupposto l’intervento di Idea Comune sul caso del nuovo tariffario per le mense scolastiche voluto dall’amministrazione Soddu. Tariffario che «stravolge» le condizioni applicate finora «in manifesta violazione del regolamento e delle disposizioni previste in materia contrattuale» attacca il gruppo politico che alle ultime elezioni non è riuscito a piazzare neanche un candidato in consiglio comunale, nonostante i 1.400 voti presi dalla lista civica.

«Perché non si sono direttamente e più equamente adottate per tempo le fasce di reddito già previste per le rette dei nidi comunali?» chiede Idea Comune. «Non solo, ma nell’avviso di recente pubblicato sul sito del Comune l’amministrazione impone altresì alle famiglie l’obbligo di consegnare il modello Isee all’insegnante di sezione entro il prossimo 30 settembre. In tal modo si esporrebbero i dati sensibili delle famiglie ad una possibile divulgazione in violazione delle disposizioni previste in materia di tutela della privacy, non essendo detto personale fra altro dotato delle necessarie competenze per poter acquisire i documenti richiesti». «Nel contempo – spiega ancora Idea Comune – non è dato intendere come l’Ufficio possa determinare le fasce di reddito e quindi l’importo giornaliero che le famiglie dovrebbero corrispondere per il servizio mensa con decorrenza dal 1 ottobre, in quanto il termine per il deposito dei modelli Isee è stato fissato al 30 settembre precedente, rendendo del tutto aleatorio quanto statuito nella comunicazione che qui contestiamo». «Riteniamo – rimarca la nota di Idea Comune – che quanto stabilito nell’avviso pubblicato dal dirigente del Servizio il 10 settembre 2015, possa essere applicata soltanto con decorrenza dall’anno prossimo, una volta che siano stati curati tutti gli adempimenti previsti dall’art. 6 del richiamato regolamento sulle mense per l’infanzia, nel caso di specie disatteso nei suoi fondamenti».

La decisa presa di posizione del gruppo politico prende dopo un’approfondita analisi dell’improvviso «cambiamento attuato dall’amministrazione rispetto al passato». Un cambio di rotta che «richiede un esame attento delle disposizioni vigenti al fine di valutare se quanto soltanto di recente stabilito sia o meno legittimo e conforme a norma». Il risultato è evidente: il regolamento prevede infatti «la produzione del modello Isee soltanto nell’ipotesi di richiesta di esenzione mentre nel contempo non stabilisce il costo del servizio! Quest’ultimo è stato determinato nella misura di 5 euro mentre l’unica deliberazione della giunta comunale attualmente esistente stabilisce che la quota di compartecipazione al servizio mensa scolastica da richiedere alle famiglie degli aventi diritto sia commisurata in euro 2,71 senza alcun accenno alla produzione del modello Isee».

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