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Mense scolastiche, botta e risposta tra il Pd e l’assessore

Mense scolastiche, botta e risposta tra il Pd e l’assessore

NUORO. Il caso mense scolastiche continua ad agitare il mondo politico nuorese. Dopo gli annunci di cambiamento delle regole per quanto riguarda le rette e le conseguenti polemiche, i consiglieri...

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NUORO. Il caso mense scolastiche continua ad agitare il mondo politico nuorese. Dopo gli annunci di cambiamento delle regole per quanto riguarda le rette e le conseguenti polemiche, i consiglieri comunali del Partito democratico, Leonardo Moro, Tore Sulas e Sandro Bianchi, hanno presentato un’interpellanza urgente sui “criteri di contribuzione al costo delle mense scolastiche”. E dall’amministrazione è arrivata immediatamente la risposta.

Dopo aver ripercorso le varie tappe della vicenda e aver sottolineato le criticità i tre consiglieri del Pd hanno chiesto si chiede di conoscere «con quale delibera di Giunta è stata fissata la quota di compartecipazione, modificato il regolamento di Gestione mensa scolastica e determinate le fasce di reddito per la modulazione del costo a carico dell’utenza.Se è stata convocata la Commissione servizio mensa scolastica e, infine, di valutare la sospensione in autotutela».

Secca la risposta del vicesindaco Sebastian Cocco, assessore alla Pubblica istruzione: «L’interpellanza dei consiglieri Pd conferma la mutazione genetica di un partito al quale non importa di tutelare le fasce deboli. Viceversa, è proprio questo l'obiettivo di questa amministrazione attraverso l'applicazione delle tariffe modulate in base agli indicatori economici familiari. Il timore del Pd sembra sia quello di mantenere lo status quo che prevede che abbienti e non abbienti paghino allo stesso modo: meccanismo ingiusto che viola i principi fondanti dello stato sociale. Molti genitori hanno già depositato il modello Isee, altri hanno segnalato oggettive difficiltà. Poiché riteniamo ingiusto riversare sulle famiglie le anomalie burocratiche, il termine del 30 settembre per il deposito non è da considerarsi perentorio e che, pertanto, rimarrà invariata per il momento la tariffa unica vigente di € 2,71».

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