Guerra ai chewingum, le sanzioni raddoppiano
Orotelli, stangata da 100 euro per chi abbandona rifiuti o getta a terra mozziconi Il Consiglio ha deciso di aumentare la multa per chi non rispetta l’ordinanza
OROTELLI. Qualcuno su Facebook aveva storto il naso: «Troppo basso l’importo delle sanzioni». Opinione condivisa, a quanto pare, anche dalla giunta comunale di Orotelli, che, dopo l’emissione dell’ordinanza sulla tutela del decoro urbano firmata il 22 settembre scorso dal sindaco, Nannino Marteddu, ha deciso di raddoppiare la sanzione portandola da cinquanta a cento euro.
Il tutto grazie a una norma di legge che, per le violazioni dei regolamenti e delle ordinanze comunali, consente di stabilire un importo diverso del pagamento in misura ridotta rispetto a quello previsto dalle disposizioni nazionali.
Così, la giunta comunale, presieduta dallo stesso sindaco, ha deciso «di innalzare da cinquanta a cento euro il pagamento minimo al fine di reprimere più efficacemente il fenomeno degli atti contrari al decoro urbano». Chi violerà le disposizioni contenute nell’ordinanza sulla tutela del decoro urbano dovrà, quindi, sborsare cento euro pronta cassa o alla notifica del verbale. Salvo il pagamento di ulteriori sanzioni se si persegue nell’illecito nonostante le contestazioni dell’autorità e la denuncia penale in caso di violazioni o illeciti più gravi.
Attenzione, dunque: d’ora in poi, a Orotelli e in tutto il territorio del paese, sarà vietato non solo abbandonare i rifiuti nelle strade e nelle piazze dell’abitato, ma anche buttare per terra le cicche di sigarette e le gomme da masticare, lasciare per strada le deiezioni degli animali che transitano negli spazi pubblici e addirittura consumare pasti fuori dai luoghi pubblici attrezzati.
«È vietato – recita l’ordinanza – consumare pasti in luoghi pubblici, fatta salva l’area appositamente attrezzata sita in corso Vittorio Emanuele- piazzale Berlinguer».
I visitatori e i turisti che affollano Orotelli in occasione delle sagre civili e religiose, della manifestazione etnica “Fainas de ighinadu”, del carnevale estivo e invernale, della sagra degli asparagi e delle sfilate dei thurpos dovranno stare attenti ai luoghi dove consumare il pranzo al sacco, altrimenti il panino potrebbe andare di traverso.
Più che a “sos istranzos” visitatori, comunque, l’ordinanza sembra rivolta agli stessi cittadini di Orotelli. «I beni comunali – si legge nel provvedimento - sono spesso bersaglio di danneggiamenti e di atti di gratuito vandalismo, mentre le aree all’interno del centro abitato, non edificate o pertinenti a case non abitate, determinano situazioni di degrado per l’igiene e la salute pubblica».
«L’emissione dell’ordinanza – ha commentato il primo cittadino – si è resa necessaria per porre rimedio a una situazione diventata ormai insostenibile». Ai cittadini l’obbligo di rispettarla.