La Nuova Sardegna

Nuoro

Centocinque anni tra arte buone letture e un bel Vov

di Valeria Gianoglio
Centocinque anni tra arte buone letture e un bel Vov

La grande festa per il compleanno di Nicolina Manca, la nonnina di Nuoro «Come sono arrivata qui? Vivo serena, mangio di tutto e non mi sono sposata»

18 marzo 2016
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NUORO. «Come ho fatto ad arrivare a 105 anni? Perché Dio lo ha voluto e perché vivo tranquilla: leggo il giornale e i libri, mi piace preparare il Vov, mangio di tutto, ascolto il Rosario alla radio e guardo i giochi in tv. E no, non mi sono mai sposata». Maglioncino blu navy, camiciola bianca stirata alla perfezione, fresca di messa in piega – perché, rivela una nipote, «ci teneva a essere a posto per il giorno del compleanno» – alle 11.30 di ieri tzia Nicolosa Manca si aggira nel lungo corridoio della sua grande casa di via Sassari, nel cuore del rione di Santu Predu, e risponde all’ennesima telefonata che le arriva. «Gli auguri? Grazie, grazie tante», dice lei a chi la chiama. Poi riprende il cammino verso il salotto, ricorda alla nipote Maria Antonietta che più tardi, come sempre, avrebbe segnato sul suo diario chi le aveva telefonato, e ai primi arrivati per farle gli auguri apre le porte del suo salotto buono che sembra uscire da una rivista di arredamento pregiato degli anni Trenta. «Prego, sedete», dice gentile, tzia Nicolosa, mentre il pronipote Alessandro Prina le porge, con delicatezza, l’ultimo mazzo di fiori che le hanno appena inviato come dono.

Una vita trascorsa in famiglia, tra quattro nipoti e sette pronipoti, una grande passione per l’arte e in particolare la pittura di quadri e la decorazione del vetro, una parentela con il premio Nobel Grazia Deledda della quale è cugina, seppur alla lontana, tzia Nicolosa Manca e il suo sorriso gentile davvero non dimostrano i 105 compiuti proprio ieri e festeggiati anche con i canti del coro di Nuoro, l’immancabile torta e un mucchio di pasticcini.«Sono qui perché Dio lo ha voluto», ripete lei allargando le braccia quasi per giustificare la sua tenace salute che si combina, tutt’ora, a diversi interessi come le buone letture.

Premiata qualche anno fa dalla Regione come “coltivatrice diretta” più longeva della Sardegna, tzia Nicolosa Manca, i suoi primi 105 anni, li ha trascorsi così, dunque: tra la famiglia e le sue grandi passioni. E la sua fibra forte le ha permesso anche di superare senza alcun problema una recente frattura al femore, e un’altra all’anca.

E a chi le chiede come mai, questa bella signora che in gioventù sfoggiava capelli biondi e viso delicato, non si sia mai sposata, lei risponde serena che no, le cose sono andate diversamente, e che non ha mai avuto uomini. E così, mentre qualcuno ridacchia pensando che forse, il segreto della longevità, stia proprio lì, nell’assenza di stress che spesso i rapporti familiari e coniugali portano con loro, tzia Nicolosa e la sua saggezza continuano a sorridere. Come che 105 anni di storia e storie le siano passati sopra senza lasciare segni, ma solo bellissimi ricordi.

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