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Morti per amianto, il caso alla Camera

OTTANA. La vicenda dell’amianto approda sul tavolo della Commissione d’inchiesta parlamentare sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Martedì prossimo, i...

19 marzo 2016
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OTTANA. La vicenda dell’amianto approda sul tavolo della Commissione d’inchiesta parlamentare sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Martedì prossimo, i rappresentanti dell’Aiea (Associazione esposti all’amianto) saranno sentiti in audizione per parlare dei profili di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro nei siti industriali ex Enichem di Ottana, Assemini e della Val Basento, in provincia di Matera. La richiesta di aprire un fascicolo sulle morti causate dall’amianto in Sardegna, e in particolare nella fabbrica chimica di Ottana, era stata inviata qualche settimana fa alla presidente della commissione d’inchiesta, Camilla Fabbri, dai senatori del Pd Silvio Lai, Giuseppe Luigi Cucca e Ignazio Angioni, cui era seguita la richiesta delle associazioni di essere sentite in audizione. «Ringraziamo la senatrice Fabbri – scrivono in una nota i tre senatori – per avere accolto la nostra richiesta. Nella lettera avevamo fatto riferimento ai dati ufficiali delle bonifiche, ma anche agli esposti presentati alla procura della Repubblica dall’Aiea e da Medicina democratica. Per i lavoratori sardi dei siti ex Enichem, ma anche per i loro familiari si è venuta a creare una gravissima forma di discriminazione che pesa sia per quanto riguarda la tutela sanitaria, che per le ripercussioni economiche. Ci riferiamo – sottolineano i tre senatori sardi – alla mancata copertura delle spese relative agli esami diagnostici e di laboratorio, ma anche alle visite e alle terapie specialistiche. Senza dimenticare il fatto che ai familiari dei lavoratori deceduti viene negato il diritto al risarcimento per la morte legata alla malattia professionale dei loro congiunti. Alla presidente – continuano i tre senatori – avevamo chiesto di avviare una verifica approfondita sulla situazione dei lavoratori della nostra regione colpiti da patologie absesto correlate, nella speranza che si potesse fare in modo che gli stessi potessero godere di quei diritti a loro per tanti anni ingiustamente negati. Oltre alle sedi di Ottana, su cui le testimonianze sono già moltissime, e Assemini, dove emergono inquietanti analogie, abbiamo fatto alla presidente della commissione la richiesta di estendere le analisi anche al sito di Porto Torres. L’auspicio – concludono i senatori – è che l’audizione di martedì possa essere un primo importante passo in questa direzione e che già in questa primavera si possa prevedere un sopralluogo della commissione d’inchiesta nei siti dell’isola». (f.s.)

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