La Nuova Sardegna

NUORO. Elisabetta Todde, emozionatissima ma decida studentessa del Liceo artistico Ciusa, ha spiegato i motivi che hanno ispirato gli allievi delle classi 3ª e 5ª A nella creazione dei pannelli artistici, realizzati su ideazione di progetto grafico e pittorico a cura dell’insegnante Maria Grazia Carta, con la collaborazione della collega Virna Garofalo e il coordinamento del docente Silvio Zucchelli. «L’idea del progetto “Metamorfosi di un segno” nasce con la precisa esigenza di dare una connotazione meno anonima ad uno spazio ospedaliero, decorandolo con i simboli che richiamano ad un passato arcaico e alle nostre radici storico-culturali. Viene rappresentato graficamente e pittoricamente in un percorso leggibile a partire dalla cornice perimetrale della sala d’attesa dei nuovi locali della Senologia diagnostica. La visione mostra nel complesso una sequenza di segni, che ripercorrono la simbologia femminile della Sardegna arcaica. Per agevolarne la lettura si parte dal primo pannello con i segni a spirale, per continuare in successione sulla parete con tutti gli altri. Forme, rotondità e circolarità che non possono non far pensare alla rotondità di un seno: femminile, di cui il bottone sardo, ad esempio, ne rimanda la comparazione più logica. Inserto dopo inserto, il segno ancora si trasforma e diventa Dea Madre, la divinità primordiale femminile, fertile, pingue, generosa, dai seni prosperosi e dal ventre gravido, fino a completarsi nelle tre figure femminili con i costumi sardi dal colori sgargianti e dalle forme sinuose, emblema esse stesse di vita e positività».

Hanno partecipato. Classe 3ª A: Ilaria Canu, Marianna Cugusi, Andrea Pala, Rossella Nioi. Classe 5ª A: Cristian Cadinu, Antonella Cossu, Grazia Costa, Maria Chiara Deiana, Benedetta Dore, Barbara Farre, Luca Murru, Elisabetta Todde, Andrea Pala, Sara Sulas, Danilo Zurru .