La Nuova Sardegna

Nuoro

Operai esposti all’amianto, Arru unifica le procedure

Operai esposti all’amianto, Arru unifica le procedure

L’assessore regionale alla Sanità interviene al convegno promosso da Aiea e Cgil Sarà adottato un protocollo unico di sorveglianza sanitaria per tutta la Sardegna

17 giugno 2016
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NUOEO. C’è finalmente una svolta sul fronte del riconoscimento dello status di esposti all’amianto degli ex lavoratori di Ottana sino ai primi anni Duemila. L’incontro di mercoledì che ha visto la partecipazione di Aiea, Medicina democratica, Cgil-Cisl e Uil, dell’ Anmil, insieme con il medico Roberto Cherchi, responsabile della Chirurgia Toracica dell’Ospedale Businco di Cagliari, il sindaco di Nuoro Andrea Soddu e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, è stato positivo e produttivo.

Positivo perché finalmente, dopo tanto, si è creato un fronte sinergico fra tutte le componenti, con l’obiettivo finalizzato al superamento delle storture presenti nell’applicazione del protocollo sanitario da parte degli Spresal e delle diverse Asl nella regione, al fine di garantire un servizio di Sorveglianza Sanitaria rispondente in modo puntuale e urgente alle esigenze dei lavoratori esposti all’amianto.

Le denunce dell’Aiea e di tutti i partecipanti, precise e documentate, accompagnate dall’emergenza che vivono gli ex esposti, dalle morti sempre più in aumento, dal crescente aumento dai lavoratori colpiti dall’esposizione all’amianto e dai tanti veleni respirati durante la loro attività lavorativa, hanno prodotto l’impegno da parte dell’assessore Arru di un intervento urgente per fronteggiare la situazione.

L’assessore alla Sanità, accogliendo le richieste e facendo proprie le motivazioni dei partecipanti, ha deciso di procedere all’eliminazione della disomogeneità nel sistema attuale, dando avvio alla costituzione di tavolo unico Regionale di tutti gli Spresal, coordinato dal dottor Roberto Cherchi, finalizzato all’utilizzo di una procedura, in cui venga garantita una sorveglianza sanitaria degna di questo nome, affinché ai lavoratori venga risparmiato l’estenuante calvario al quale finora sono stati sottoposti. Si è assunto l’impegno di procedere con un’azione congiunta nei confronti dell’Inail con l istituzione di un tavolo tecnico per accelerare il riconoscimento delle malattie professionali per i lavoratori colpiti da malattie asbesto correlate.

In apertura di incontro il segretario della Cgil , Salvatore Pinna, riferendosi alle patologie tumorali dovute all’amianto ha parlato di un trauma sociale e ha parlato di ingiustizia sociale; ha fatto inoltre autocritica sulla forte sottovalutazione da parte della stessa Cgil e del sindacato in generale del problema amianto da parte degli stessi lavoratori. Un mea culpa tardivo, come stato sottolineato da alcuni interventi, come quello di Salvatore Battelli, ex vigile del fuoco a Ottana e ammalatosi di tumore pochi anni dopo. Ma l’importante, come hanno sottolineato Sabina Contu e Francesco Tolu dell’Aiea, ora è costituire un fronte unito per affrontare e risolvere il problema.

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