La Nuova Sardegna

Nuoro

«Strade pericolose» in otto Provinciali il limite è di 30 all’ora

di Valeria Gianoglio
«Strade pericolose» in otto Provinciali il limite è di 30 all’ora

L’ente ammette le carenze sul fronte sicurezza e lavori Velocità massima ridotta in diversi tratti ritenuti a rischio

20 luglio 2016
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NUORO. Stavolta sono banditi i giri di parole: mancano i soldi, mancano i cantonieri, e le strade provinciali, tra fossi, guard-rail danneggiati, presenza di ghiaia sulla carreggiata, e segnaletica a singhiozzo, sembrano urlare pietà. La Provincia, insomma, con molta onestà alza bandiera bianca e racconta, in sette ordinanze emesse dal settore dell’ente che si occupa di infrastrutture, la resa di un’amministrazione pubblica di fronte a una rete viaria che mostra sempre di più i segni del tempo. Così, per evitare problemi, l’ente mette le mani avanti e nelle stesse ordinanze annuncia agli automobilisti il “declassamento” di otto strade provinciali, con annessi nuovi limiti di velocità che nelle strade interessate passano in gran parte ai 30 e 50 km orari. Le strade “declassate” sono, sette. Nella provinciale 50, nel tratto tra la cantoniera Sant’Anna di Lodè-Mamone e il limite della provincia di Sassari per Buddusò, il nuovo limite di velocità è di 50 km orari nel tratta dal km 18 al km 23. Nella provinciale 45, Nuoro- Siniscola, dal km 19 al km 43, il limite scende in alcuni tratti a 50 km orari e in altri addirittura a 30. Nella provinciale 40, dal bivio per la statale 389 al limite della provincia di Sassari per Nule) il nuovo limite di velocità è di 50 km orari. Nella strada provinciale tra Torpè e Concas, vicino al ponte sul rio Posada, il limite di velocità è di 50. Idem in alcuni tratti della provinciale 24, tra La Caletta e Torpè, mentre in altri non si possono superare i 30. Stesso discorso per la strada provinciale 15, vicino a Osidda, per la 15 bis, vicino al limite della provincia di Sassari per Nule, e alla 24 bis, in zona Orvile-Brunella.

Si tratta di un declassamento di strade piuttosto esteso. Otto strade per le quali, in sostanza e date le condizioni nella quali si trovano, l’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro. Alessandra Pistis, non può più garantire la sicurezza degli automobilisti. Così, proprio per evitare incidenti e responsabilità, l’ente di piazza Italia declassa quelle strade e fissa nuovi limiti.

La premessa che si legge nelle otto ordinanze firmate dal dirigente del settore infrastrutture, Manuel Delogu, è la stessa e fa riferimento alla «mancata esecuzione dei quotidiani interventi di manutenzione dovuti alla mancanza di personale delle squadre cantonieri e alla mancanza di risorse finanziarie» che servirebbero per rimettere in sesto diverse strade. Per questi motivi, si legge ancora nelle ordinanze, «la rete viaria della Provincia di Nuoro versa da anni in uno stato di totale degrado, tale da compromettere la sicurezza per l’utenza».

Per fare un esempio illuminante sullo stato di degrado delle strade provinciali, basti pensare al caso della 24 bis, zona Orvile-Brunella. La stessa Provincia, infatti, scrive che il percorso in questione «necessita di interventi urgenti di manutenzione dovuti principalmente al deterioramento e disgregazione del tappetino di usura che determinano pericolose buche, alla totale assenza della segnaletica orizzontale e alla inadeguatezza di quella verticale, alla mancanza, su gran parte del tracciato, delle opere di protezione (guardrail) mentre gran parte di quelle esistenti sono danneggiate e inadeguate, alla presenza di materiale instabile sulla carreggiata quale ghiaino derivante dal degrado dello strato di usura e altri detriti trasportati dalle acque meteoriche».

Viste queste premesse, e considerato – scrive la Provincia – che mancano «le risorse necessarie per il pronto ripristino della carreggiata stradale, e che le attuali condizioni della strada non garantiscono la piena sicurezza della circolazione e la tutela dell’incolumità dell’utenza se non con l’imposizione di un limite di velocità inferiore a quello finora prescritto», la Provincia sceglie proprio quest’ultima possibilità e abbassa i limiti di velocità.

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