La Nuova Sardegna

Nuoro

Redentore, i cavalieri votano lo sciopero

di Valeria Gianoglio
Redentore, i cavalieri votano lo sciopero

In 200 decidono di disertare la sfilata di domenica 28: «Non ci stiamo più a essere relegati in un breve tratto di percorso»

07 agosto 2016
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NUORO. «Siamo pronti a comunicare che a seguito della riunione tenutasi ieri, i cavalieri e amazzoni nuoresi presenti, all unanimità hanno deciso l’astensione dalla sfilata del Redentore. I motivi sono ben noti e discussi in questi giorni. I cavalieri e amazzoni nuoresi confidano nell’appoggio di tutti i cavalieri e amazzoni sardi. È stata presa la decisione di formare gruppi di posta negli ingressi della città per non permettere a chi eventualmente deciderà di non supportarci di entrare in città, inoltre verranno bloccati tutti coloro che non rispetteranno la decisione presa».

Dopo una riunione piuttosto affollata che tra l’altro si è tenuta vicino a uno dei luoghi più simbolici di Nuoro– la chiesetta della Solitudine – i cavalieri nuoresi hanno sfornato la decisione che era nell’aria ormai da diversi giorni, da quando era montato il malumore contro la decisione del Comune di non far passare i cavalieri al corso Garibaldi e di dirottarli in via Manzoni per ragioni di sicurezza.

È sciopero dei cavalieri, dunque, ed è anche sciopero duro, come mai si era visto nel giorno clou della sagra, quantomeno in anni recenti. «Da diversi anni ormai ci relegano in uno spazio sempre più ristretto del percorso – avevano spiegato nei giorni scorsi i cavalieri – capiamo le ragioni di sicurezza e il fatto che se passimo noi servono le transenne e le vie di fuga, ma non capiamo per quale motivo da nessun’altra parte ci pongono gli stessi problemi che ci mettono a Nuoro durante queste manifestazioni. Perché non succede lo stesso alla Cavalcata, ad esempio, o a Sant’Efisio?».

L’assessore comunale al Turismo, Marcello Seddone, dal canto suo, aveva spiegato che da parte del Comune non c’era alcun intento di relegare i cavalieri in secondo piano, ma solo quello di tutelare la sicurezza dei partecipanti alla sfilata e di tanti turisti.

Ma le ragioni del Comune, evidentemente, non avevano affatto convinto i cavalieri nuoresi che già nei giorni scorsi, infatti, avevano annunciato fuoco e fiamme. E alla fine, la decisione tanto attesa, è arrivata. E sin dai primi istanti ha conquistato anche la solidarietà e l’adesione di tanti cavalieri residenti in altri paesi della provincia di Nuoro e dell’intera isola.

«Oristano è insieme a voi per questa decisione!», scrive infatti un’amazzone attraverso Facebook. «Orgosolo é con voi... in questi momenti bisogna essere uniti», si legge ancora in un altro post comparso on line nel mezzo della discussione tra cavalieri. E ancora: «I cavalieri di Benetutti vi appoggiano», «I cavalieri di Genoni vi appoggiano», «Solidarietà ai cavalieri di Nuoro. Tenete questa linea e non mollate, siate uniti».

Una vera valanga di solidarietà e adesioni alla protesta, insomma, che arriva a poche settimane dall’inizio della sfilata del Redentore, alle 9.30 di domenica 28 agosto.

E in mezzo a tanti messaggi di adesione alla protesta, c’è anche chi vede lontano. «La rinuncia per quest'anno di non partecipazione dei cavalieri dovrà portarci – scrive un’amazzone – a partire da settembre ad unirci e studiare un progetto, uno statuto, un regolamento, chiamatelo come volete che ci tuteli e ci rappresenti. In questa associazione o gruppo o comitato o fondazione o quello che sarà dovranno partecipare tutti i cavalieri anziani, adulti e giovani, mettendo da parte antipatie o simpatie, e il presidente non avrà potere decisionale se non sarà la maggioranza a volerlo. Comunicheremo le nostre ragioni al sindaco – aggiunge in conclusione – spiegando che la nostra decisione non è stata presa per fare un torto all'attuale giunta ma che dopo anni di prese in giro che vanno avanti da decenni vogliamo essere ascoltati e non solo giudicati . Grazie a tutti per la solidarietà dimostrata».

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