La Nuova Sardegna

POSADA. Dopo una settimana di disagi, a cavallo di ferragosto ci si attendeva il ritorno alla normalità nella distribuzione dell’acqua potabile e invece l’ennesimo guasto al potabilizzatore del campo sportivo ha costretto ad un altro fine settimana di disagi i residenti di Posada. Una situazione insostenibile che sta penalizzando la cittadinanza che si ritrova da anni a fare in conti con servizi inadeguati e che viene a penalizzare oltre ai residenti coloro che traggono sostento dalla breve stagione turistica. Da settimane i volontari della protezione civile lavorano ininterrottamente per riempire cisterne e depositi delle utenze commerciali e delle case che si ritrovano senza un goccio d’acqua.

Da oltre un mese, i residenti sono costretti a utilizzare un liquido che non è potabile ma che viene conteggiato per buono e sono state proprio le ultime bollette di Abbanoa arrivate in questi giorni a far infuriare moltissimi residenti. Non bastassero infatti le ordinanze sindacali e il razionamento forzoso, ora bisogna fare i conti con le bizze di un potabilizzatore sottodimensionato e obsoleto che andrebbe ricostruito ex novo per soddisfare le decine di migliaia di persone presenti nel territorio posadino.

La situazione idrica ha messo in ginocchio numerose attività commerciali: bar e ristoranti alberghi e b&b hanno dovuto fare ancora una volta i conti con la carenza d’acqua, mentre problemi ieri ci sono stati anche a Siniscola dove Abbanoa ha comunicato l’interruzione del servizio nelle vie Baronia, Gallura, Goceano e Trexenta: questa volta non per proprie negligenze ma a causa della rottura della condotta da parte di un’impresa che interveniva su una linea telefonica.

Oggi a Posada dovrebbe arrivare l’amministratore unico di Abbanoa Alessandro Ramazzotti, sarà interessante sapere cosa potrà dire ai cittadini per giustificare i disservizi di tutta un estate. (s.s.)