Virus della Febbre del Nilo ordinanza del sindaco
Nessun allarmismo: un decalogo per prevenire la trasmissione alle persone La positività nel volatile dovrà essere confermata dal Centro di Teramo
TORTOLI. West Nile Diesease: dopo la nota dell’Asl 4 Ogliasta in seguito al rilevamento della presenza del virus in uno sparviero rinvenuto nel territorio comunale tortoliese, ieri il sindaco Massimo Cannas ha emesso un’ordinanza ad hoc. Il sindaco fa riferimento alla precedente ordinanza numero 76 del 15 settembre dello scorso anno, riguardante appunto la profilassi della malattia infettiva West Nile Disease. La positività nello sparviero ritrovato nei giorni scorsi nel territorio tortoliese «è da confermare da parte del centro di Referenza nazionale per le malattie esotiche- Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo». Il primo cittadino prosegue: «Si tratta di una malattia infettiva provocata dal virus West Nile Disease WND, trasmesso all’uomo e agli animali (in genere equidi e uccelli) attraverso la puntura di zanzara infetta, che funge da vettore. E non si trasmette da persona a persona, o dal cavallo all’uomo. Visto che le zanzare che trasmettono il virus appartengono al genere Culex (zanzara comune, mentre come serbatoio d’infezione sono state identificate oltre 70 specie di uccelli. Visto che la maggior parte delle infezioni decorre in modo del tutto inapparente, manifestandosi solo in alcuni casi con sintomatologia identica a quella dell’influenza, ovvero con febbre, cefalee, dolori muscolari ed articolari, raramente accompagnati da eruzioni cutanee, è necessario adottare misure comportamentali atte a controllare l’esposizione ai vettori di tale virus, ovvero le zanzare comuni». E questo mediante: «Applicazione sulla cute esposta a di repellenti per gli insetti; alloggiare in stanze dotate di condizionamento d’aria, o in mancanza di questo di zanzariere alle finestre; indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe, soprattutto all’alba e al tramonto; vuotare di frequente i sottovasi dei fiori e qualsiasi contenitore di acqua, quali ad esempio le ciotole d’acqua per gli animali; periodica disinfestazione». E ordina, fra l’altro, alla popolazione di non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura dove possa raccogliersi l’acqua piovana, compresi copertoni, bottiglie, sottovasi di piante e simili, anche collocati nei cortili, nei terrazzi ed all’interno degli appartamenti. E ancora: «Di procedere ove si tratti di oggetti non abbandonati, bensì sotto controllo della proprietà privata, alla loro accurata pulizia e alla chiusura ermetica con teli plastici o con coperchi; di svuotare contenitori di uso comune, come sottovasi di piante, piccoli abbeveratoi per animali domestici, annaffiatoi e altro con cadenza settimanale; di coprire eventuali contenitori d’acqua inamovibili, con strutture rigide (reti di plastica o zanzariere) e altro». Altri punti riguardano le aziende zootecniche e gli enti.