La Nuova Sardegna

Nuoro

Classi pollaio e concorsi: scuola nel caos

di Valeria Gianoglio
Classi pollaio e concorsi: scuola nel caos

Maria Di Patre (Gilda): «Persino alcuni vincitori dell’ultimo bando dovranno attendere ancora un anno per il posto fisso»

20 settembre 2016
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NUORO. Insegnanti nuoresi vincitori dell’ultimo concorso che a causa della mancata pubblicazione della graduatoria, dovranno attendere ancora un anno per la loro immissione in ruolo e passeranno i prossimi mesi ancora nelle scomode vesti di precari. Docenti abilitati, inseriti da tempo nelle cosiddette “gae”, le graduatorie a esaurimento, che nel Nuorese sono stati immessi in ruolo con il lanternino. Solo 14, in quest’anno scolastico appena cominciato, hanno raggiunto il sudato traguardo del posto fisso: sono 10 per le scuole materne, 2 per le Elementari, e altri 2 per le Medie. «Colpa anche della perdita, dal nostro ex Provveditorato agli studi, il Csa, di 17 comuni che sono passati come competenza alla province di Sassari e di Cagliari», spiega la vicecoordinatrice nazionale della Gilda, Maria Domenica Di Patre, reduce da un tour de force tra Roma e Cagliari per difendere i diritti degli insegnanti.

E poi, come se non bastasse, a completare il quadro del caos che sta travolgendo in queste ultime settimane il mondo della scuola anche tra capoluogo barbaricino e il resto della provincia, c’è il problema di due “classi-pollaio” a Nuoro città, ovvero due classi piene di studenti ben al di là dei limiti consentiti.

«All’Itc Chironi – spiega la sindacalista Di Patre – il corso serale, lo storico corso serale, ha cominciato l’altra sera, ci sono 50 iscritti, anche se in questi primi giorni si sono presentati in 35. In ogni caso sono troppo numerosi per costituire un solo modulo, che corrisponderebbe più o meno alle vecchie prima e seconda classe messe insieme. In base al numero di iscritti, al corso serale, dovrebbe essere concesso anche un secondo modulo, e invece per ora ne hanno concesso solo uno e non va bene anche per una questione di sicurezza».

L’altra “classe-pollaio” segnalata dalla Gilda, è all’istituto Ciusa. «Lì – spiega Maria Di Patre – hanno fatto una classe quarta considerando 25 alunni iscritti, solo che si sono dimenticati di considerare anche i ripetenti e quindi la classe è diventata di 35 alunni e in classe non ci stanno e non ci dovrebbero stare. Sono troppi. Abbiamo chiesto spiegazioni ai vertici della scuola e stiamo cercando di risolvere la questione, vogliamo capire se, come dicono, la richiesta di “sdoppiamento” della classe è stata presentata. Siamo pronti ad andare avanti anche in questa battaglia perché, sia nel caso del Ciusa, sia in quello del corso serale dell’Itc Chironi, è un diritto sacrosanto degli studenti quello di poter concludere gli studi e di poter seguire le lezioni all’interno di una classe con un numero giusto di studenti. Chiediamo al direttore generale Francesco Feliziani di venire incontro alle esigenze di queste classi e alle esigenze di una provincia, come quella di Nuoro, già duramente colpita dai tagli e dalla riforma. Conceda le classi in organico di fatto».

Ma i problemi che stanno toccando la scuola nuorese, in questi giorni di inizio anno scolastico toccano anche i docenti che pur essendo in graduatoria e avere i titoli per ottenere il ruolo a Nuoro sono stati spediti, nel caso più fortunato, a Roma. «Succede – spiega la vicecoordinatrice nazionale della Gilda – nel caso del primo in graduatoria a esaurimento che è stato spedito a Roma. Non ci si spiega perché: avrebbe avuto il punteggio per stare quantomeno in Sardegna. Abbiamo chiesto spiegazioni al ministero e ci ha risposto che hanno stabilito gli spostamenti in base a un algoritmo, abbiamo chiesto, tramite il nostro avvocato, l’accesso agli atti per capire qual è esattamente questo algoritmo, ma per tutta risposta ci hanno fornito solo i criteri con i quali sarebbe stato creato e non l’algoritmo vero e proprio. Ma non ci fermeremo qui, ovviamente, e andremo avanti con l’azione legale».

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