La Nuova Sardegna

Nuoro

La scuola di Biscollai? Pericolosa e inagibile

di Stefania Vatieri

Mentre procedono i lavori di ristrutturazione, spunta la severa relazione dei tecnici comunali

21 settembre 2016
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NUORO. Inagibile, fatiscente e pericolosa. È quanto emerge dalla relazione depositata all’inizio dell’estate dai tecnici comunali dopo il sopralluogo nella scuola elementare di Biscollai, salita alla ribalta perché gli scolari frequentano le lezioni al buio, senza la luce elettrica (non c’è neppure la classica campanella, dunque). Una radiografia impietosa sullo stato di salute dell’edificio di via Seneca racchiusa in un documento di cinque lunghe pagine. Il giudizio è molto severe ed è un miracolo se fino a oggi nella scuola non sia accaduto il peggio. Quel che viene a galla infatti non è solo un mix di problemi strutturali di varia natura, legati all’obsolescenza del patrimonio edilizio scolastico, ma anche pericoli derivanti dalla scarsa manutenzione e dal mancato adeguamento alle normative in tema di sicurezza.

Tutto relegato nel dimenticatoio a discapito di alunni e insegnanti che nella scuola definita "da sigilli" ci hanno vissuto per anni. Non risulta infatti che sia mai stato effettuato un collaudo statico da quando la scuola è sorta, con conseguente inagibilità della struttura. Il solaio, definito nel documento “praticamente un colabrodo”, ha perso da anni l’impermeabilizzazione, diventando una spugna carica di umidità e infiltrazioni che durante le pioggia scarica direttamente nelle classi dell’ultimo piano, disseminate di secchi per la raccolta delle acque piovane. Tutti gli impianti elettrici interni e esterni sono fuori norma, per non parlare delle masse a terra. L’illuminazione all’interno delle aule non garantisce l’ottimale illuminamento sul piano di lavoro. Anche peggio per i quadri elettrici: tutti da rifare e certificare. L’impianto di riscaldamento è obsoleto, sprovvisto di denuncia Inail. L’impianto di protezione antincendio non è a norma perché collegato alla rete idrica cittadina, così se scoppia un incendio nella scuola e nel frattempo in città manca l’acqua l’impianto risulta inutile.

«Una scuola che mancava di conformità all’impianto elettrico, termico e di illuminazione – si legge nella relazione dei tecnici –. Senza certificato di prevenzione incendi, rilevazione fumi e calore e un adeguato impianto di spegnimento, senza collaudo statico e con grossi problemi di infiltrazioni e di smaltimento delle acque meteoriche. Senza ascensori utilizzabili e senza servizi a disposizione dei portatori di handicap». Procedono intanto i lavori di messa in sicurezza e ristrutturazione della scuola (alla quale sono stati destinati 450mila euro del progetto Iscol@) iniziati a fine giugno. Il nuovo impianto di illuminazione sarebbe in fase avanzata di installazione: in base a un accordo tra l’impresa ed il dirigente, quest’ultimo quale sapeva che per circa quindici giorni dall’inizio delle lezioni non ci sarebbe stata la possibilità di utilizzare l’impianto elettrico.

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