La Nuova Sardegna

Nuoro

L’omaggio di Sarule a don Soro

L’omaggio di Sarule a don Soro

Cerimonia a sette anni dalla morte del vice direttore di “Famiglia Cristiana”

24 settembre 2016
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SARULE. A sette anni dalla morte il paese commemora la figura del sacerdote paolino don Giuseppe Soro, già vice-direttore di Famiglia Cristiana e responsabile dei periodici San Paolo. Questo pomeriggio la cerimonia con l’intitolazione al religioso di Sarule della piazza da poco costruita nei pressi della chiesa parrocchiale San Michele. L’iniziativa è dell’amministrazione comunale. Il momento di omaggio sarà aperto alle 18, con la messa di suffragio. Sull’altare, insieme al parroco del paese, don Roberto Carta, alcuni confratelli paolini provenienti dalla casa di Milano, dove Giuseppe Soro ha operato sino al momento della scomparsa, nel novembre 2009, a 63 anni. Tra loro don Antonio Sciortino, attuale direttore del settimanale Famiglia Cristiana. Don Soro era stato ordinato sacerdote a Sarule nel 1977, dal vescovo del tempo, monsignor Giovanni Melis. Sono seguiti gli anni di ministero a Roma, dove ha iniziato a operare nel gruppo editoriale fondato dal beato don Giacomo Alberiore. Il tempo successivo per il religioso sarulese è stato quello della lunga residenza nella casa di Alba, con la responsabilità di guidare la famiglia paolina in Piemonte. Nelle stesse stagioni ha la direzione del mensile del gruppo, Vita Pastorale, giornale a beneficio di parroci e laici impegnati nelle attività di catechesi ed evangelizzazione. Prima di assumere alla fine degli anni ’90 la vice-direzione di Famiglia Cristiana, proprio a fianco di don Sciortino.

Nel tempo successivo il rientro dietro le quinte, ma con l'incarico più impegnativo, qual è la direzione generale del gruppo editoriale. La giornata di commemorazione sarà caratterizzata anche dall’esibizione dei campanari, su iniziativa dell’associazione regionale che li riunisce da un decennio e presieduta da Peppino Milia, di Irgoli. A Sarule una cinquantina di esperti, provenienti da tutte le zone dell’isola. Ognuno presenterà i rintocchi tipici della comunità di origine, spesso molto diversi tra loro. Si tratta dei segnali che lungo i secoli hanno accompagnato sia le funzioni sacre, sia gli altri momenti della quotidianità.

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