La Nuova Sardegna

Nuoro

Oniferi, in cimitero un giardino per le urne con le ceneri

di Federico Sedda
Oniferi, in cimitero un giardino per le urne con le ceneri

Lo spazio “delle rimembranze” ospiterà i resti delle persone che hanno scelto di essere cremate Il sindaco Piras: «Così diamo un segnale di democrazia e di apertura verso il cambiamento»

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ONIFERI. Si chiama “Il giardino delle rimembranze” e sarà un piccolo spazio dove, chi lo vorrà, potrà depositarvi le urne con le ceneri dei propri cari che sono stati cremati. Una scelta innovativa che fa riflettere e potrebbe scuotere alcune convinzioni cultural-popolari del passato difficili da scardinare quando si parla del passaggio all’aldilà. E soprattutto quando se ne parla in un piccolo paese dove tutti influenzano tutti. Così, quello in cantiere nel piccolo cimitero di Oniferi, non rappresenta solo un semplice intervento di riqualificazione edilizia degli spazi da utilizzare per il riposo eterno, ma anche un'operazione di rinnovamento culturale rivolta soprattutto a chi è ancora sulla terra.

Sì, perché il progetto di sistemazione del cimitero guarda oltre i confini del semplice luogo di sacralità e di rispetto per morti per toccare scelte e sensibilità che riguardano i vivi. Di questo ne è convinta lo stesso sindaco, Stefania Piras, strenua sostenitrice del progetto.

«Sarò di parte – dice – ma a me, il fatto che il cimitero del mio piccolo paese possa garantire a chi lo vorrà un angolo dove depositare o spargere le ceneri dei defunti nel cosiddetto “giardino delle rimembranze” pare un segnale di democrazia e di apertura verso il cambiamento, che, nonostante le resistenze culturali, avanza senza sosta». Le urne saranno depositate all’ombra di piante aromatiche autoctone. Per ora, almeno ufficialmente, nessuno ha detto no al progetto. Ma la giovane prima cittadina di Oniferi è convinta che la scelta del giardino delle rimembranze susciterà più di una critica. Così mette le mani avanti. «Sono consapevole – sottolinea – che quest’apertura verrà condivisa da pochi. Io, però, mi prendo la responsabilità di un progetto che abbiamo fortemente voluto e che piano piano si sta concretizzando. In questo progetto – continua il sindaco – abbiamo voluto dedicare uno spazio a chi, sempre più spesso, decide di non essere tumulato. Nelle grandi città questa è una esigenza logistica. Da noi vogliamo che sia un’alternativa».

Le scelte innovative non riguardano solo lo spazio riservato al deposito delle urne con le ceneri dei defunti, ma anche il progetto di riqualificazione della cappella di san Michele e del recinto storico del cimitero. In questo caso il progetto prevede una grande apertura nella parete del presbiterio della chiesetta che propone una sintesi visiva tra spazio sacro e paesaggio esterno. «Nella cappella di san Michele – spiega il sindaco – verrà realizzata una grande vetrata che si affaccia verso Corìa, il polmone verde di Oniferi».

Anche qui la scelta va la di là dell’elemento architettonico per toccare, stavolta, una dimensione cultural-spirituale e ambientale. «Si potrà godere – conclude il sindaco – di un panorama mozzafiato, ma più spiritualmente si concretizzerà su una parete il cielo e la terra, il dove siamo e il dove torneremo».

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