La Nuova Sardegna

Nuoro

Torpè, allarme siccità allevatori in ginocchio per le restrizioni

di Sergio Secci
Torpè, allarme siccità allevatori in ginocchio per le restrizioni

Molti pastori hanno già consumato le scorte di foraggio L’assessore Sanna: «Chiesto incontro urgente in Regione»

22 ottobre 2016
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Con la diga vuota e la persistente siccità le aziende agricole e zootecniche dell’alta Baronia sono in piena crisi. In ginocchio soprattutto gli allevatori, già provati dalla diminuzione del prezzo del latte e che si trovano nelle condizioni di non poter preparare i pascoli per affrontare la stagione invernale.

A causa della mancanza d’erba fresca, molti pastori hanno già esaurito le scorte di foraggio che avevano messo da parte e che dovevano servire per l’inverno. Mentre gli agricoltori con i campi asciutti e riarsi non possono avviare le produzioni invernali e sono costretti ad utilizzare le autobotti della protezione civile per abbeverare il bestiame.

«È stato chiesto un incontro urgente a nome dei sindaci colpiti da questa grave emergenza – dice l’assessore all’agricoltura del comune di Torpè, Martino Sanna – ma a tutt’oggi, non abbiamo ancora ricevuto nessuna comunicazione. Speriamo – prosegue Sanna che oltre a ricoprire l’incarico politico è anche titolare di un’azienda agricola – che l’assessore regionale all’Agricoltura non prenda alla leggera la nostra situazione e si impegni per dare una mano d’aiuto al settore che attraversa una crisi profonda. A breve faremo un incontro con gli agricoltori e allevatori locali per discutere sulla situazione e chiederemo anche la presenza dei dirigenti del consorzio di bonifica per programmare (piogge permettendo) la nuova stagione irrigua. Non si possono infatti imporre restrizioni senza dialogare con i consorziati – spiega Sanna – Chi vive dai prodotti della terra potrebbe dare dei giusti suggerimenti in materia di fruizione della risorsa idrica senza dover sottostare a decisioni calate dall’alto».

Se per i prodotti agricoli la stagione si annuncia davvero male, meglio non stanno gli allevatori che per il momento hanno ottenuto 55 centesimi per un litro di latte ma senza riuscire spuntare l’intero ritiro della produzione.

«Queste sono le attuali linee per la stipula dei contratti – spiega Sanna – prezzi che non ripagano nemmeno le spese soprattutto se come detto, occorre acquistare il foraggio necessario al sostentamento del bestiame».

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