Omicidio Piras, via al processo in Assise
Gli imputati Nico Piras e Alice Flore, fratello e cognata della vittima, ieri sono comparsi davanti ai giudici della Corte
NUORO. Si è aperto ieri mattina il processo in Corte d’Assise per l’omicidio di Angelo Maria Piras, l’allevatore di Lula ucciso il 25 gennaio del 2015 e del quale sono chiamati a rispondere il fratello Nico Piras e la moglie Alice Flore, per l’accusa i presunti responsabili.
L’uomo venne ucciso con quattro o cinque colpi di fucile calibro 12, caricato con munizionamento spezzato. La vittima venne colpita a morte da numerosi pallettoni: prima al braccio destro e alla coscia destra, poi ad entrambe le ginocchia e in ultimo alla testa.
Il cadavere venne trovato intorno alle 9 dal suocero che dette l’allarme. Da subito le indagini presero una certa direzione. In paese si sapeva dei dissapori tra fratelli. Dissidi familiari che erano emersi chiaramente dalle conversazioni tra i due imputati. Secondo gli inquirenti il movente del delitto sarebbe legato a un litigio tra i due fratelli avvenuto proprio il giorno prima dell’omicidio. Indizi di colpevolezza tratti esclusivamente dal contenuto delle intercettazioni telefoniche e ambientali autorizzate nel corso del procedimento penale.
Viso scarno, avvolta in un giubbotto viola, Alice Flore ha atteso l’arrivo dei legali, Mario Lai e Angelo Manconi, in compagnia del marito. Anche lui è apparso visibilmente provato dai mesi trascorsi in carcere. Dall’interno della cella di sicurezza, hanno sorriso e inviato saluti ai parenti che hanno atteso l’inizio del processo dietro la balaustra di legno. In aula, all’estremità opposta, anche la vedova e la figlia del giovane ucciso (assente il figlio più piccolo) che si sono costituite parte civile attraverso gli avvocati Giavanni Colli, Francesco Mossa e Paolo Canu.
L’ingresso del presidente della Corte, Giorgio Cannas, del giudice a latere Antonella Useli Bacchidda e della giuria popolare, ha dato il via all’udienza dibattimentale. Non essendo stata sollevata alcuna eccezione preliminare il pubblico ministero Andrea Ghironi, oltre ad indicate l’elenco dei testi, ha chiesto che vengano sentiti i due imputati. Intanto il 17 novembre è il termine per il deposito dell’esito della perizia di trascrizione delle intercettazioni, già chiesta in fase di udienza preliminare. Dopo i legali di parte civile la parola è passata alla difesa. L’avvocato Angelo Manconi, oltre ad aver depositato la lista dei testimoni da sentire, ha richiesto alla Corte l’acquisizione dell’esito dello stub su Nico Piras che, pur rappresentando un accertamento tecnico irripetibile, non è stato inserito nel fascicolo del dibattimento. Inoltre, ha chiesto che venga esaminato il consulente di parte, Walter Marcialis, in merito alle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche e ambientali e ha sollecitato un sopralluogo dalla casa degli imputati al luogo in cui è stato commesso l’omicidio, per poter valutare le distanze che il presunto autore del delitto avrebbe percorso a piedi.
Non solo, la difesa di Piras ha chiesto l’eventuale perizia medica sulle condizioni fisiche in cui si trovava l’imputato la mattina dell’omicidio, nonchè un eventuale esperimento giudiziario su alcuni suoni che per l’accusa rappresenterebbero l’atto del caricamento dell’arma usata per compiere l’omicidio. La difesa di Alice Flore, l’avvocato Mario Lai, condividendo le richieste presentate dal legale di Piras, ha chiesto una perizia medica sulla donna, per capire se il regime di detenzione che sta subendo sia compatibile con le sue condizioni di salute. Ha inoltre chiesto l’acquisizione dei certificati del casellario giudiziale della della vittima, dal quale trovare eventuali indicazioni su altre possibilità causali mai valutate.
La Corte ha accolto quasi integralmente le prove testimoniali, l’esame degli imputati e la nomina di un perito-medico per valutare le condizioni dell’imputata, al quale verrà conferito l’incarico il prossimo 3 novembre. Si è invece riservata di decidere sulla richiesta del sopralluogo e degli esperimenti giudiziari, all’esito delle testimonianze e della perizia tecnica che verrà depositata il prossimo 17 novembre.