La Nuova Sardegna

Nuoro

Resti d’ossa a Osini, delitto da ricostruire: nuovo sopralluogo

di Lamberto Cugudda
Resti d’ossa a Osini, delitto da ricostruire: nuovo sopralluogo

I carabinieri hanno ispezionato la grotta con i vigili del fuoco Lo scheletro è dell’allevatore Bernardo Olianas di Ussassai

30 novembre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





USSASSAI. Ieri nuovo sopralluogo dei carabinieri della compagnia di Jerzu e del personale del Nucleo Saf (Speleo alpino fluviale) dei vigili del fuoco di Nuoro alla ricerca di nuovi elementi nella grotta in località Bruncu S’Armidda, in territorio comunale di Osini, dove vennero ritrovati i resti di uno scheletro. Venedì 4 si è venuti a sapere che appartengono all'allevatore Bernardo Antonio Olianas, di Ussassai, scomparso nel 1996 all’età di 49 anni, le parti di scheletro rinvenuto dagli speleologi del Club Alpino italiano, gruppo grotte di Cagliari, il 24 maggio2014, in località Bruncu S'Armidda, all'interno di una grotta. Il pastore venne ucciso con un colpo di pistola in testa: il teschio aveva un foro in fronte e, oltre a diverse monte eda 50 e 100 lire, nella grotta venne trovato anche un proiettile calibro 7.65. Ieri mattina, i militari dell’Arma dell’aliquota operativa della compagnia di Jerzu, guidati dal maresciallo Oggiano, su disposizione della procura della Repubblica di Lanusei, hanno effettuato un nuovo accesso nella grotta di Bruncu S’Armidda, all'interno della quale furono ritrovate le ossa di Bernardo Olianas, ucciso con un colpo di pistola alla tempia nel 1996. L’attività di sopralluogo, come ha spiegato il comandante della compagnia di Jerzu, il capitano Giuseppe Merola, è finalizzata a ricostruire le modalità con cui venne commesso il delitto, e anche alla ricerca di ulteriori fonti di prova che permettano di individuare gli autori dell’omicidio. Le operazioni sono state rese possibili grazie al supporto del gruppo Saf dei vigili del fuoco di Nuoro, che sono riusciti ad accedere in zone ancora inesplorate dell'anfratto nel territorio comunale osinese. In particolare, gli uomini del Saf si sono addentrati in alcune zone della grotta sotto il luogo le ritrovamento, alla ricerca di frammenti di vestiti, eventuali bossoli o altro materiale, che l’acqua avrebbe potuto trasportare, utile per le indagini.

Primo piano
Tribunale

Inchiesta Monte Nuovo: ecco la lista dei 34 imputati

Le nostre iniziative