La Nuova Sardegna

Nuoro

Il piano vendita degli immobili

Denti: «Necessario disfarsi degli edifici inutilizzati»

Denti: «Necessario disfarsi degli edifici inutilizzati»

NUORO. Scade domani il termine per la presentazione delle offerte per l’acquisto dei 12 immobili comunali messi in vendita dall’amministrazione Soddu, per un valore complessivo di quasi dieci milioni...

11 dicembre 2016
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NUORO. Scade domani il termine per la presentazione delle offerte per l’acquisto dei 12 immobili comunali messi in vendita dall’amministrazione Soddu, per un valore complessivo di quasi dieci milioni di euro. È la seconda asta dell’anno, dopo la prima dei mesi scorsi in cui il Comune era riuscito a vendere un solo immobile (una magazzino di 75 metri quadri in piazza Indipendenza al costo di 49mila euro). Il ribasso è del 10 per cento. Come andrà questa volta? L’assessore al Bilancio Lina Denti è fiduciosa in un esito migliore del primo bando, anche se è consapevole che da domani gli immobili potranno essere acquistati tramite trattativa con il Comune e dunque a un prezzo inferiore rispetto a quelli sinora fissati.

Comunque vada, Denti ritiene che si tratti di una strada obbligata. «Nell’attuale condizione della finanza del Comune di Nuoro, che permane nell’insieme tuttora problematica, si inserisce la scelta di ricercare fonti alternative di finanziamento con le alienazioni patrimoniali di immobili non utilizzati e che anzi generano costi di gestione e di manutenzione, unitamente alla valorizzazione e messa a reddito di altri immobili in funzione delle richieste di mercato».

«L’attuale strategia patrimoniale del Comune tende ad abbandonare una forma di gestione statica orientata alla sola conservazione dei beni, per individuare forme più dinamiche, al fine di trasformare gli immobili in fonte di reddito», continua l’assessore Denti, convinta che il “Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari” sia uno strumento fondamentale in questo senso. «Il patrimonio del Comune deve costituire un “asset” strategico capace di contribuire al mantenimento e rafforzamento dell’equilibrio economico a lungo termine», conclude.

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