La Nuova Sardegna

Nuoro

Conguagli, l’Adiconsum porta Abbanoa dal giudice

La battaglia dell’associazione contro “l’ingiusto balzello” finisce in tribunale Giorgio Vargiu: «Per due volte abbiamo infruttuosamente diffidato la società»

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NUORO. Dopo mesi di proteste cadute nel vuoto, la palla, da adesso in poi, passa al tribunale. Sarà il giudice civile Francesca Lucchesi, infatti, nei prossimi mesi a stabilire se la guerra contro i cosiddetti “conguagli regolatori” avviata dall’Adiconsum sia fondata o meno. Proprio in questi giorni, infatti, l’associazione dei consumatori presieduta da Giorgio Vargiu ha avviato una causa inibitoria nei confronti di Abbanoa. Con questo atto, in sostanza, l’Adiconsum chiede al giudice nuorese di impedire che Abbanoa continui ad applicare quello che l’associazione ritiene un balzello ingiusto.

La tappa in tribunale, in realtà, arriva dopo alcuni mesi di proteste, da parte dell’associazione, che non avevano ricevuto risposta. «Per ben due volte – spiega, infatti, il presidente dell’Adiconsum Sardegna, Giorgio Vargiu – abbiamo ritualmente e infruttuosamente diffidato il Gestore Unico chiedendo l'annullamento in sede di autotutela del preteso balzello. Conseguentemente, come previsto dalle procedure, si è provveduto a notificare alla controparte (Abbanoa) l'atto di citazione in giudizio. La causa inibitoria, ex articolo 140 del Codice del Consumo promossa da Adiconsum, davanti al tribunale di Nuoro, è stata regolarmente iscritta al numero 1660/206 del registro e assegnata, in questa prima fase, al giudice, dottoressa Francesca Lucchesi». Da adesso in poi, dunque, la palla passa al Palazzo di giustizia nuorese. «Saranno i giudici – spiega ancora Vargiu – a decidere se ha ragione Adiconsum a ritenere la pretesa del tutto infondata, profondamente ingiusta e giuridicamente non corretta o, viceversa, a ritenere legittimo l’agire del Gestore idrico. Convinti di aver ragione, abbiamo chiesto al tribunale di Nuoro di ordinare che i conguagli regolatori siano ritenuti del tutto illegittimi e dunque non dovuti. Cioè: ordinare che il balzello non debba essere pagato dagli utenti e restituito a coloro che già vi avessero provveduto in tutto o in parte».

La battaglia portata avanti da Adiconsum contro i conguagli regolatori di Abbanoa va avanti dall’anno scorso. Il 7 marzo del 2015, infatti, in una lettera inviata per conoscenza anche al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, chiedeva alla stessa Abbanoa, e per le loro funzioni anche all’autorità per il servizio idrico e all’autorità garante delle concorrenza e del mercato, di annullare i conguagli regolatori per gli anni 2005-2011.

Quella richiesta, evidentemente, non aveva ottenuto risposte soddisfacenti per l’Adiconsum. Di qui, dunque, il ricorso alle vie legali e la causa inibotoria avviata in tribunale a Nuoro. (v.g.)

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