La Nuova Sardegna

Nuoro

Rinforzato il servizio autobus per Macomer

Rinforzato il servizio autobus per Macomer

Sospeso il collegamento ferroviario, l’Arst interviene e dà garanzie ai suoi 450 passeggeri pendolari

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NUORO. “Binario triste e solitario” recitava una canzone del 1959 e il binario è solitario anche nella stazione di Nuoro, dove dal 12 dicembre scorso è stata chiusa la tratta Nuoro-Macomer e non partono né arrivano i treni, sostituiti dagli autobus. Una situazione che ha provocato proteste e prese di posizione da parte di politici, associazioni e semplici cittadini. La Nuoro-Macomer prevedeva 13 corse giornaliere fra andata e ritorno, sette in arrivo a Nuoro e sei in partenza dal capoluogo barbaricino, la prima parte da Nuoro alle 6,15 del mattino e l’ultima arriva alle 18,55.

La media giornaliera dei passeggeri superava le 450 unità, in larga parte studenti, ma con una nutrita rappresentanza di impiegati ed operai che lavorano nel capoluogo. Il tutto a prezzi certamente contenuti. Una corsa da Nuoro a Macomer (o viceversa) costa infatti 4,90 euro, l’abbonamento mensile ha un costo di 55 euro, mentre l’abbonamento per gli studenti costa 40,50 euro. L’Arst ha chiuso la tratta Nuoro-Macomer, che conta circa 200 dipendenti in servizio, «a causa dell’applicazione in via provvisoria di specifiche disposizioni restrittive pervenute dal ministero dei Trasporti» che impongono la presenza di casellanti ai passaggi a livello e di una seconda persona nella cabina di guida.

Restano invece operative le linee Cagliari-Isili e Sassari-Alghero, mentre la linea Macomer-Bosa è dedicata al trenino verde. Ora, dopo ben 127 anni di onorato servizio, i treni sono fermi, come fossero oggetti da rottamare, i binari desolatamente vuoti e silenziosi e la stazione stessa appare come un deserto, priva del via vai dei passeggeri e della consueta attività. Una storia che ha attraversato due guerre (la Macomer Nuoro, nacque infatti nell’ultima parte del XIX secolo per assicurare un collegamento ferroviario anche a Nuoro), ricca di episodi e di curiosità, come le tre automotrici Emmine, i primi rotabili a motore diesel che entrarono in servizio effettivo sui binari sardi e che dal 21 febbraio 1935 iniziarono a essere impiegate lungo la Macomer-Nuoro.

Il presente è assicurato dalle 13 corse sostitutive affidate agli autobus che osservano i medesimi orari previsti per i treni e che, nelle corse riservate agli studenti, entrano ora nei centri abitati.

Intanto è stato chiuso, lo scorso 15 dicembre, il bando riservato ai casellanti che ha visto oltre 400 domande di partecipazione.

I casellanti, che verranno assunti con un contratto triennale, avranno il compito di gestire i passaggi a livello della linea Nuoro-Macomer. Potrebbe essere il primo passo verso la riapertura della linea e verso la prosecuzione di una storia per la quale sarebbe irriguardoso scrivere la parola fine. (p.ru.)

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