Bitti rinnova l’antico rito di “Sas bulustrinas”
Dopo Cortes de Natale oggi anche l’atteso appuntamento con “S’arina capute” Dalle prime ore del mattino i bambini inizieranno la questua di dolci e frutta
BITTI. “S’arina capute” è un rito al quale Bitti non rinuncia. In molti paesi è stato fagocitato da quello celtico Halloween, ma nel centro barbaricino è rimasta ferma all’ultimo giorno dell’anno. Anzi, parimenti a quello serale de “Sas bulustrinas” ne costituisce uno dei momenti più belli. Dal primo mattino la filastrocca bittese risuonerà per le strade e viottoli, rimembrando, anche se per un attimo, gli spensierati e felici giorni della fanciullezza. «Arina caputò, patatasa e vasò, a intro’e s’istacca vasolu kin patata». Il “porta a porta” dei giovanissimi, che con l’asinello fanno la questua per i dolcetti, la frutta secca e altre prelibatezze, è sentito comunque anche dagli adulti, che nei giorni precedenti si preparano ad accoglierli nelle case con le ceste ben rifornite di deliziosi regali. È una usanza, peraltro, che ritroviamo non solo a Bitti, ma anche in altri paesi della Sardegna centrale, anche se con nomi diversi. Nella vicina Lula, ad esempio, viene chiamata “peti arina”. A Bitti la giornata di San Silvestro è caratterizzato da un'altra pittoresca tradizione, anch’essa molto antica: “Sas bulustrinas”. Il significato etimologico più probabile deriva da “volu de sas istrinnas”, volo delle strenne e dei regali. Intorno alle 18,30, dopo la messa e il Te Deum nella chiesa di San Giorgio Martire, la folla si accalca a ridosso della casa parrocchiale in corso Vittorio Veneto. Sporgendosi dalla finestra più alta, il parroco don Mario Mula, come messaggio benaugurante per l’anno nuovo, lancia alla cittadinanza monetine e caramelle, quale simbolo di fertilità e fortuna per l’arrivo del nuovo anno. È una corsa a raccogliere tutto, ma specialmente le monetine che ovviamente non verranno spese. Saranno conservate nelle case per il buon augurio, perché “portano bene” o eventualmente usate in occasioni fauste, un bellissimo messaggio augurale del sacerdote al paese di Bitti. Ieri intanto si è svolta la seconda edizione de “Cortes de Natale”. Tante le manifestazioni che per l'intera giornata hanno animato le piazze e vie del centro storico. Il “Coro dei bambini dell’asilo e della scuola materna” diretto da Massimiliano Porcu, si è esibito nella cappanna del presepe in piazza Asproni. Nel pomeriggio sono sfilati i “Tamburinos” di Gavoi e il gruppo folk locale “Sa Bitha”. Si sono esibiti inoltre i suonatori “A Sonete” di Ovodda e i cori per la rassegna itinerante “Canticos de Nadale”. Molto suggestiva l'uscita de “Su Nenneddu”, accompagnato dal tenore “Mialinu Pira” di Bitti e “Padentes” di Desulo.
«Malgrado il freddo intenso e la giornata lavorativa – ha detto l’assessore Ivana Bandinu – è stata una giornata all'insegna delle tradizioni natalizie, non solo bittesi ma di tanti paesi della Barbagia che hanno collaborato».