Alluvione, 30 rinvii a giudizio per il crollo del ponte di Oloè
Il cedimento sulla Oliena-Dorgali provocò la morte dell'agente di polizia Luca Tanzi. Quattro persone prosciolte
NUORO. Trenta rinvii a giudizio per il crollo del ponte di Oloè, sulla provinciale Oliena-Dorgali, durante la tragica alluvione del 18 novembre 2013, in cui morì l'agente di polizia Luca Tanzi. Quattro gli indagati prosciolti, tutti rappresentanti delle imprese che hanno costruito il ponte. Lo ha deciso il Gup di Nuoro Giuseppe Pintori accogliendo le richieste del Pm Andrea Vacca.
Gli imputati compariranno davanti ai giudici il 5 aprile per rispondere di omicidio e disastro colposo. Altre 38 persone sono state già rinviate a giudizio nel secondo troncone d'indagine per l'esondazione della diga di Torpé, che provocò la morte di un'anziana. In 10 sono coinvolti in entrambe le inchieste: l'ex presidente della Provincia di Nuoro Roberto Deriu, l'allora comandante provinciale della Forestale Gavino Diana e l'ex direttore generale Carlo Masnata, gli ex assessori provinciali Franco Corosu e Paolo Porcu, il responsabile della Prot.civile Paolo Marras, i dirigenti Antonio Gaddeo, Mario Viola, Giovanni Deiana, Giovanni Pirisi, Maria Lucia Fraghì e Sebastiano Bussalai.