La Nuova Sardegna

Nuoro

il punto

«Il lavoro immane dell’équipe»

NUORO. «Cari amici... ». Comincia così una lettera di ringraziamento scritta dal presidente dell’Ail di Nuoro Leone Soddu a tutti i collaboratori e ai sostenitori dell’ultima campagna “Stelle di...

23 marzo 2017
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NUORO. «Cari amici... ». Comincia così una lettera di ringraziamento scritta dal presidente dell’Ail di Nuoro Leone Soddu a tutti i collaboratori e ai sostenitori dell’ultima campagna “Stelle di Natale” che ha chiuso con 8mila piante vendute nelle piazze di Nuoro di altri 46 comuni della provincia. In vista del prossimo appuntamento con la vendita delle Uova di Pasqua (il 31 marzo, l’1 e il 2 aprile), Soddu sottolinea il successo della manifestazione di dicembre scorso. «Così possiamo continuare a rinnovare le borse di studio per un medico oncoematologo e un biologo che operano a stretto contatto con l’équipe del Laboratorio della ematologia (uno dei 10 in Italia, unico in Sardegna, di riferimento per la diagnostica molecolare delle leucemie acute) e a sostenere il reparto di Ematologia per non far mancare nulla ai pazienti; così come – prosegue Soddu – possiamo continuare a sostenere pazienti e familiari quando vengono seguiti anche da altre strutture in Sardegna e nella penisola e a ospitare a titolo totalmente gratuito pazienti e familiari nella Casa Ail». Davanti a tanta solidarietà e generosità senza confini, ha un rammarico, tuttavia, il presidente della sezione nuorese dell’Ail: «È da due mesi che abbiamo chiesto un incontro al manager della Assl Andrea Marras, ma l’incontro non c’è mai stato. Un mese abbiamo chiesto di essere ricevuti per affrontare problemi di interesse comune... possibile che alla Assl non trovino un momento per riceverci?» si interroga con ironia Leone Soddu, dal momento che «è all’ordine del giorno la collaborazione con l’Ematologia del San Francesco (diretta dal dottor Giancarlo Latte) e con il Laboratorio specialistico della stessa Ematologia (responsabile è la dottoressa Maria Monne)». «Un reparto e una équipe di altissimo livello, che lavora in maniera costante – sottolinea infine il presidente Ail –. Un lavoro immane, il loro. Basti pensare che soltanto in day hospital ogni anno ruotano almeno 7mila persone». (l.p.)

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