Torpè, anticipata la chiusura della diga Maccheronis
Anticipata la chiusura della diga Maccheronis. La decisione è scaturita nei giorni scorsi a Cagliari durante un incontro che si è tenuto nel distretto idrografico su iniziativa del presidente del...
Anticipata la chiusura della diga Maccheronis. La decisione è scaturita nei giorni scorsi a Cagliari durante un incontro che si è tenuto nel distretto idrografico su iniziativa del presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale Ambrogio Guiso in collaborazione con i comuni di Posada, Siniscola, Torpè, San Teodoro e Budoni. «Abbiamo mantenuto la parola – spiega Ambrogio Guiso – ci siamo battuti riuscendoci affinché, contrariamente a quanto prescritto dal decreto della Regione, prevalesse il buon senso e la chiusura fosse anticipata, evitando il serio rischio di cominciare anche quest’anno la stagione irrigua con la diga a metà e ripetere l’incubo dello scorsa stagione, quando la diga fu chiusa il 13 aprile e affrontammo, in un’annata siccitosa, la stagione con 17 milioni di metri cubi d’acqua con tantissimi problemi per gli agricoltori e i centri turistici». All’incontro di mercoledì a Cagliari hanno partecipato, oltre al presidente e al direttore del Consorzio di Bonifica anche i sindaci di Posada, Torpè e Siniscola, i dirigenti di Enas, dell’assessorato ai Lavori pubblici e del distretto idrografico. «La decisione è stata unanime – spiega il presidente del Consorzio – In questo modo ci sono buone possibilità di iniziare la stagione irrigua, che parte il 1 aprile, con la diga piena e di non avere delle restrizioni nella erogazione. Ma questo secondo obiettivo lo raggiungiamo solo se tutti non sprecheranno un litro di acqua e rispetteranno le prescrizioni che dirameremo a breve».
In questo momento ci sono in diga 19 milioni di metri cubi d’acqua, ne stanno entrando giornalmente 150mila metri e se ne consumano 25-30 mila. Per riempire l’invaso mancano circa 4 milioni, obiettivo che continuando di questo passo si dovrebbe centrare.