Neve, indennizzi dalla Regione
di Michela Columbu
Ollolai, ma il Comune chiede una programmazione immediata per fronteggiare le calamità future
12 settembre 2017
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OLLOLAI. Programmazione e coordinamento in caso di neve abbondante, ricetta adottata da diversi anni nel Comune barbaricino, per intervenire in economia e senza allungare troppo i tempi di gestione dell’emergenza. È quello che propone a livello territoriale il sindaco di Ollolai, Efisio Arbau, chiamando in causa la Regione, a una settimana dalla pubblicazione della ripartizione delle risorse per le calamità naturali di inizio 2017, quelle legate alla straordinaria nevicata che ha interessato il centro Sardegna. La Regione infatti ha pubblicato nei giorni scorsi le somme che spettano ai Comuni che a gennaio di quest’anno hanno dovuto fronteggiare una vera e propria calamità. La neve caduta abbondante e nel giro di poche ore ha causato seri problemi in primis agli imprenditori agricoli, impossibilitati a raggiungere i propri animali, e serie difficoltà anche alla circolazione stradale urbana ed extraurbana. A Ollolai nel centro urbano e nelle strade extraurbane di competenza comunale, l’emergenza è stata gestita in tempi rapidi con appena 18 mila euro. Ma non solo, si è garantito anche l’intervento dei tecnici della Telecom e a quelli dell’Enel che tra Olzai e Ollolai hanno dovuto porre rimedio a un grosso guasto causato dalla neve e allo stesso tempo ripristinare al più presto l’energia elettrica a un intero quartiere attraverso un gruppo elettrogeno. Si è lavorato giorno e notte, con una grande mano data dai volontari che hanno prestato il loro aiuto nei punti meno accessibili dai mezzi. Insomma, l’appello è alla Regione, affinchè istuisca al più presto un tavolo di confronto con i primi cittadini dei centri interessati, ora, a tre mesi dalla stagione invernale, quando potrebbero verificarsi come l’anno scorso abbondanti nevicate. «Nel nostro bilancio prevediamo ogni anno 10mila euro per sgombrare le strade e spargere il sale – spiega Arbau –. Soldi che ad inizio di quest’anno si sono andati a sommare a quelli straordinari che abbiamo chiesto alla Regione, 18 mila euro insomma con i quali abbiamo dovuto fronteggiare l’extra. Ci siamo serviti oltre che dello spazzaneve e spargisale comunale, anche di altri cinque mezzi di imprese private che hanno lavorato alacremente con il coordinamento del Municipio». Il messaggio è chiaro e secondo l’amministrazione da attuare subito: «È importante confrontarsi per programmare con chi abita il territorio ed è abituato a fronteggiare l’emergenza, lasciando nei Comuni di montagna i mezzi».