Siniscola, a rischio il sistema dunale di Capo Comino
A causare i maggiori danni l’affluenza continua di bagnanti. Si va verso il numero chiuso e multe per i visitatori scorretti
SINISCOLA. Anche il litorale siniscolese ha subito gravi danni negli ultimi decenni dall’erosione costiera, un fenomeno visibile soprattutto nel sistema dunale di Capo Comino dove il fragile ecosistema è al limite del collasso anche a causa di un fungo che ha colpito e sta portando alla morte numerose piante di ginepro. A provocare gravi danni, anche la presenza tutto l’anno di migliaia di persone che gravitano nell’area e non mancano le segnalazioni di campeggiatori abusivi, discariche e tagli alla vegetazione. Un controllo del carico antropico nelle aree più delicate di alto valore paesaggistico e naturalistico mediante l’istituzione di un numero chiuso per i frequentatori di tali zone è la misura che vorrebbe intraprendere l’amministrazione comunale applicando inoltre pesanti sanzioni amministrative a chi frequenta la zona in maniera scorretta.
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«La spiaggia che va da La Caletta a Santa Lucia, è arretrata sensibilmente dal 1980 ad oggi – dice l’assessore all’ambiente Antonello Bellu – mentre a Capo Comino, si registra un arretramento delle due anche a causa dell’eccessiva presenza di persone. L’amministrazione è molto attenta a questo problema e vuole affrontarlo prima che i danni arrecati al prezioso litorale diventino irreparabili». D’ora in avanti spiega l’assessore, ci sarà una diminuzione della tolleranza nei casi di comportamenti scorretti da parte di residenti e turisti maleducati. «Oltre a indirizzare la polizia locale e i barracelli a correggere e se il caso sanzionare i trasgressori, si sensibilizzeranno anche le altre forze di polizia e nell’eventualità di comportamenti scorretti e atti vandalici ai danni del territorio, il comune si costituirà parte civile. I responsabili di atti che danneggino il territorio, il patrimonio o l’immagine della comunità siniscolese, saranno perseguiti a termini di legge così come, non saranno più tollerati comportamenti pericolosi che possano causare incendi o danni all’incolumità pubblica».
Per quanto riguarda il problema dell’erosione l’amministrazione, ha dato priorità a Capo Comino con il progetto per la salvaguardia delle dune ottenendo l’autorizzazione a spendere 62mila euro residui del piano per la tutela della posidonia oceanica. Il provvedimento, già approvato in giunta, prevede interventi di salvaguardia del sistema dunale e lavori per arginare i fenomeni erosivi. Al via anche il progetto di educazione ambientale con la collaborazione del Ceas, l’obiettivo è la tutela dell’ecosistema dunale messo a rischio da un’eccessiva pressione antropica e dalla presenza del fungo che minaccia i ginepri. In programma anche un incontro con gli studenti delle superiori per affrontare con loro la tematica del degrado attraverso attività di progettazione partecipata, trovare delle soluzioni efficaci da attuare nel breve e lungo periodo.