Dorgali, cinque denunce per le truffe su Internet
Stufe a pellet, motori e autoricambi acquistati online e mai giunti a destinazione I carabinieri sono risaliti ai responsabili dei raggiri, tutti residenti nella penisola
28 gennaio 2018
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DORGALI. La truffa corre sul web. Sempre più velocemente. A farne le spese, stavolta, sono stati tre acquirenti di Dorgali che, convinti di mettere a segno un buon affare su Internet, sono stati frodati. La buona notizia è che, in questa occasione i truffatori sono stati individuati e denunciati alla magistratura.
Tutto è partito dalle segnalazioni presentate dai tre cittadini dorgalesi che nei mesi scorsi hanno acquistato alcuni oggetti sui siti di vendita online: stufe a pellet, ricambi per autovetture e motori per imbarcazioni. Pagato regolarmente il dovuto hanno atteso l’arrivo della merce. Invano. Dopo settimane di attesa hanno dovuto arrendersi all’evidenza: in tutti e tre i casi si trattava di un vero e proprio raggiro. Pur avendo pagato in anticipo – ricaricando le carte prepagate con un paio di migliaia di euro - non hanno mai ricevuto nulla. E, dopo innumerevoli promesse di spedizione, i truffatori hanno fatto perdere le loro tracce. I malcapitati acquirenti a quel punto hanno deciso di presentare denuncia in caserma. Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Dorgali, hanno colto nel segno: i militari sono riusciti a risalire all’identità di cinque persone che si sono rese responsabili delle truffe messe a segno attraverso i canali informatici. Sui cinque truffatori, tutti italiani, residenti nel brindisino, nel napoletano e nel pescarese, pende ora una denuncia a piede libero per truffa. Il fenomeno sta prendendo piede velocemente, e non manca settimana in cui non venga segnalato un nuovo caso «Spesso i truffatori si nascondono dietro false generalità e utilizzano siti conosciuti come Subito.it» spiega il capitano Andrea Leacche, a capo della Compagnia dei carabinieri di Siniscola che ha coordinato le indagini.
I consigli per gli acquisti a prova di truffa sono i soliti ma vale la pena ricordarli. «Bisogna accertare bene l’identità dei venditori o pagare con sistemi che sbloccano il pagamento solo dopo l’arrivo della merce» sottolinea ancora Leacche. Il fenomeno è difficile da arginare anche perché è facile che i truffatori riescano a farla franca. Non solo risulta difficile risalire agli autori, sopratutto se non si ha l’accortezza di utilizzare mezzi di pagamento tracciabili ma questo genere di indagini, che durano settimane se non mesi, sono particolarmente complicate. (g.f.)
Tutto è partito dalle segnalazioni presentate dai tre cittadini dorgalesi che nei mesi scorsi hanno acquistato alcuni oggetti sui siti di vendita online: stufe a pellet, ricambi per autovetture e motori per imbarcazioni. Pagato regolarmente il dovuto hanno atteso l’arrivo della merce. Invano. Dopo settimane di attesa hanno dovuto arrendersi all’evidenza: in tutti e tre i casi si trattava di un vero e proprio raggiro. Pur avendo pagato in anticipo – ricaricando le carte prepagate con un paio di migliaia di euro - non hanno mai ricevuto nulla. E, dopo innumerevoli promesse di spedizione, i truffatori hanno fatto perdere le loro tracce. I malcapitati acquirenti a quel punto hanno deciso di presentare denuncia in caserma. Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Dorgali, hanno colto nel segno: i militari sono riusciti a risalire all’identità di cinque persone che si sono rese responsabili delle truffe messe a segno attraverso i canali informatici. Sui cinque truffatori, tutti italiani, residenti nel brindisino, nel napoletano e nel pescarese, pende ora una denuncia a piede libero per truffa. Il fenomeno sta prendendo piede velocemente, e non manca settimana in cui non venga segnalato un nuovo caso «Spesso i truffatori si nascondono dietro false generalità e utilizzano siti conosciuti come Subito.it» spiega il capitano Andrea Leacche, a capo della Compagnia dei carabinieri di Siniscola che ha coordinato le indagini.
I consigli per gli acquisti a prova di truffa sono i soliti ma vale la pena ricordarli. «Bisogna accertare bene l’identità dei venditori o pagare con sistemi che sbloccano il pagamento solo dopo l’arrivo della merce» sottolinea ancora Leacche. Il fenomeno è difficile da arginare anche perché è facile che i truffatori riescano a farla franca. Non solo risulta difficile risalire agli autori, sopratutto se non si ha l’accortezza di utilizzare mezzi di pagamento tracciabili ma questo genere di indagini, che durano settimane se non mesi, sono particolarmente complicate. (g.f.)