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Incontro sulla violenza contro le donne
GAVOI. “Donne uccise: una ogni 60 ore” è il nome dell’incontro che si terrà domani a Gavoi. Ad organizzare l’associazione Laboratorio Sardegna di Dentro con il coordinamento del presidente del...
24 marzo 2018
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GAVOI. “Donne uccise: una ogni 60 ore” è il nome dell’incontro che si terrà domani a Gavoi. Ad organizzare l’associazione Laboratorio Sardegna di Dentro con il coordinamento del presidente del sodalizio Gavino Maoddi e l’introduzione dell’ex sindaco di Gavoi Salvatore Lai. Ad intervenire saranno l’ex parlamentare Caterina Pes e la consigliera regionale Annamaria Busia.
«Vogliamo esprimere con autentica determinazione il nostro no ad ogni atto di violenza sulle donne. Sulla scorta dei dati preoccupanti sul femminicidio da inizio 2018 – commentano dall’associazione – affermiamo, con grave disappunto, che la cultura del fenomeno è fortemente presente nella comunità italiana come nella sarda e resiste nonostante una denuncia sociale che appare ancora poco incisiva e talvolta in forte ritardo con l’inizio del “disagio”. Assistiamo senza strumenti di controllo ad un linguaggio estremamente pericoloso sul “pianeta web” con commenti e testimonianze che esaltano, in modo spettacolare, il sessismo e mortificano ogni forma di sensibilità e di responsabilità. La nostra piccola comunità, palcoscenico in passato di atti di femminicidio e violenza, è chiamata ad una attenta riflessione per manifestare la propria contrarietà ad ogni forma di violenza su un problema sociale estremamente delicato e senza argini per i risvolti attuali verificatisi nel 2018 in Italia. A voce alta diciamo che vogliamo donne libere e protagoniste nel contribuire alla realizzazione sana e autentica di Comunità educanti». L’incontro vuole essere quindi una risposta e una ferma condanna alle numerose notizie che vedono protagoniste troppe donne vittime della mano violenta di uomini.
L’appuntamento è per le 17 e 45 di domani 25 marzo, nella sala consiliare. (m.c.)
«Vogliamo esprimere con autentica determinazione il nostro no ad ogni atto di violenza sulle donne. Sulla scorta dei dati preoccupanti sul femminicidio da inizio 2018 – commentano dall’associazione – affermiamo, con grave disappunto, che la cultura del fenomeno è fortemente presente nella comunità italiana come nella sarda e resiste nonostante una denuncia sociale che appare ancora poco incisiva e talvolta in forte ritardo con l’inizio del “disagio”. Assistiamo senza strumenti di controllo ad un linguaggio estremamente pericoloso sul “pianeta web” con commenti e testimonianze che esaltano, in modo spettacolare, il sessismo e mortificano ogni forma di sensibilità e di responsabilità. La nostra piccola comunità, palcoscenico in passato di atti di femminicidio e violenza, è chiamata ad una attenta riflessione per manifestare la propria contrarietà ad ogni forma di violenza su un problema sociale estremamente delicato e senza argini per i risvolti attuali verificatisi nel 2018 in Italia. A voce alta diciamo che vogliamo donne libere e protagoniste nel contribuire alla realizzazione sana e autentica di Comunità educanti». L’incontro vuole essere quindi una risposta e una ferma condanna alle numerose notizie che vedono protagoniste troppe donne vittime della mano violenta di uomini.
L’appuntamento è per le 17 e 45 di domani 25 marzo, nella sala consiliare. (m.c.)