La Nuova Sardegna

Nuoro

Ricatti sessuali sul web, a Nuoro scatta l’allarme

di Giusy Ferreli
Ricatti sessuali sul web, a Nuoro scatta l’allarme

Escalation preoccupante: tre gli episodi denunciati ai carabinieri che si aggiungono a diffamazioni, truffe e profili falsi

03 giugno 2018
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NUORO. Il ricatto corre sul web e ha le sembianze attraenti e la voce suadente di una fanciulla prosperosa. Che arpiona il malcapitato di turno su una chat, accenna un conturbante spogliarello lo invita a spogliarsi a sua volta. E a quel punto scatta inesorabile la trappola: la registrazione dello sventurato, intento a mostrare le sue parti intime, diventa la temibile arma di estorsione non già della ragazza utilizzata come esca ma di una organizzazione con pochi scrupoli.

È questa la nuova frontiera dei crimini online che solo a Nuoro, negli ultimi tempi, ha registrato tre episodi distinti. Tre uomini messi in croce dai malviventi che anziché sborsare hanno preferito denunciare il ricatto a luci rosse ai carabinieri. A fronte di questi tre ce ne sono tanti altri che, caduti in trappola, hanno invece preferito non sporgere denuncia per evitare l’imbarazzante situazione.

Che le nuove frontiere della criminalità passino sempre più frequentemente per le nuove tecnologie è un dato acquisito tanto che, secondo quanto riferiscono i militari del comando provinciale di Nuoro, rappresentano il 10 per cento dei crimini denunciati. I numeri sono in continua ascesa (35 le persone denunciate nel 2017 per un totale di 70 episodi) e hanno indotto il colonnello Franco Di Pietro a istituire nel capoluogo barbaricino una sezione dedicata a questa tipologia di crimini.

La casistica è variegata: si va appunto dai ricatti a sfondo sessuale da parte di gang organizzate con base nelle Filippine e in Africa (in particolare Costa d’Avorio e Nigeria) al vecchio reato di diffamazione che sui social network ha acquisito contorni ancora più preoccupanti perché difficili da arginare. «Sono una decina i casi denunciati – avvertono i vertici dell’Arma – e la diffamazione vine ritenuta aggravata proprio per via del mezzo utilizzato». Sempre sui social media si consuma un altro fenomeno inquietante: quello dei cosiddetti profili “fake”, profili che ricadono nel reato di sostituzione di persona sanzionato dall’articolo 494 del codice penale italiano. Nuovi profili che vengono creati con fotografie rubate online ad altri utenti ignari di quanto sta accadendo. Negli ultimi tempi i carabinieri della stazione del capoluogo barbaricino hanno registrato tre casi. A uno si è arrivati dopo una serie di indagini sugli indirizzi utilizzati per i collegamenti.

Dilagano anche le truffe messe a segno attraverso i più noti siti di compravendita online. Sui portali (che, per completezza d’informazione, cercano di mettere in guardia gli acquirenti dando precise indicazioni sui mezzi di pagamento più opportuni e segnalando i numeri telefonici dei truffatori recidivi) si può acquistare di tutto ma non sempre la merce ordinata arriva a destinazione. E non sempre, nonostante le forze dell’ordine stiano correndo ai ripari per adeguarsi all’evoluzione del crimine nel web, è facile risalire al truffatore che intasca l’acconto su una carta prepagata e si “dimentica” di spedire la merce. Ed ancora c’è la sottrazione di codici per le carte di credito che spesso vengono intercettati mente viaggiano in rete o, addirittura con un sofisticato software che riesco a individuare i pin.

A tutto ciò però si può mettere un argine utilizzando alcune regole di buonsenso (come ad esempio evitare accettare proposte osè sebbene allettanti) e soprattutto andando in caserma per denunciare i fatti. «Esortiamo coloro i quali malauguratamente dovessero incappare in queste sgradevoli situazioni a denunciarle immediatamente nei nostri uffici di via Sant’Onofrio» concludono dal comando provinciale dell’Arma di Nuoro.

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