La Nuova Sardegna

Nuoro

Himalaya, il naturalista Domenico Ruiu si schiera con l'alpinista Angelo Lobina

Paolo Merlini
Domenico Ruiu
Domenico Ruiu

Il decano degli ambientalisti prende posizione sul patrocinio mancato: «Dalle istituzioni soltanto promesse non mantenute»

21 settembre 2018
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NUORO. Angelo Lobina ha raggiunto in solitario le vette più alte del pianeta, ma ancora più solo è stato lasciato nella sua isola e nella sua città. Domenico Ruiu, principe dei naturalisti sardi, prende posizione sul caso che ha visto protagonista l’alpinista nuorese che ha portato a termine il progetto Seven summits, ovvero la scalata delle montagne più alte dei sette continenti, diventando inoltre il primo sardo ad aver raggiunto l’Everest. In partenza per un’altra spedizione in Himalaya, Lobina aveva chiesto alla sezione locale del Cai (club alpino italiano) il patrocinio gratuito per la sua spedizione, così da poter accedere all’assicurazione prevista per le spedizioni internazionali. Non si aspettava il diniego del presidente Matteo Marteddu (ma il Cai di Cagliari ha risolto il problema).

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Domenico Ruiu, però, che ha sempre supportato le imprese di Lobina, non ci sta a stendere un velo sulla vicenda: «L'episodio del mancato patrocinio da parte del Cai è solo l'ultimo tassello di una antipatica e incomprensibile sequela di “distrazioni” che ha contraddistinto la sgradevole indifferenza di enti e istituzioni, sino ai livelli massimi, nei confronti dell'impresa di Angelo». Il riferimento è rivolto probabilità ai contributi annunciati e mai concessi all’alpinista dal Comune di Nuoro (attraverso il vice sindaco Sebastian Cocco) e dalla giunta regionale (assessore alla Cultura Giuseppe Dessena). «L'aspetto più amaro – continua Ruiu – è che questo è accaduto in un tempo in cui si sponsorizzano generosamente serate o sagre di qualsiasi cosa e non si è trovato il modo di interessarsi di un sardo che comunque ha dato grande visibilità alla sua terra portando la bandiera dei quattro mori (è bello ricordare insieme a quella dell'Aisla) in cima ai tetti del mondo. Fortunatamente ci sono state anche piccole e grandi eccezioni, come il sostegno di tanti “privati”, contributi assolutamente inattesi come quello del Comune di Nulvi sino al Premio Mont Blanc che gli verrà consegnato il 9 novembre in occasione di Magie d'Inverno».

Ma quali sono le motivazioni che hanno portato al diniego del Cai? Il 31 agosto Lobina ha scritto alla sezione nuorese: «Sto preparando una nuova spedizione alpinistica in Himalaya, Nepal. L'obiettivo è il Pumori 7161mt. È una salita di gran prestigio valutata di difficoltà Ad. Avrei necessità di stipulare la polizza del Cai, prevista per spedizioni extra europee in caso di ricerca ed elisoccorso. Per poterla stipulare c'è bisogno che mi venga concesso dalla sede di appartenenza il patrocinio gratuito o una sponsorizzazione. Sarò l’unico membro a partire dalla Sardegna e mi unirò ad una spedizione internazionale che incontrerò solo al mio arrivo a Kathmandu ». Questa la risposta di Marteddu: «In merito alla tua richiesta, ti comunico che insieme ai miei collaboratori della sezione abbiamo esaminato con la doverosa attenzione tutta la normativa Cai che regola la materia assicurazioni. Nei vari interventi del Cai centrale non abbiamo trovato lo spazio giuridico per rispondere positivamente alla tua richiesta di possibile patrocinio che offra garanzie certe per una eventuale assicurazione. Ti suggeriamo pertanto di rivolgerti direttamente alle strutture del Cai centrale».

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