La Nuova Sardegna

Nuoro

Nel Nuorese tour di scienziati per salvare genziana, astragalo e tante altre specie

Nel Nuorese tour di scienziati per salvare genziana, astragalo e tante altre specie

Progetto guidato europeo coordinato dall'Orto botanico di Cagliari, il giro nell'isola per mostrare i risultati raggiunti

2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Da domani, lunedì 24, fino a giovedì 27 settembre, si terrà sul Gennargentu il meeting del progetto internazionale Care-Mediflora “Conservation Actions for Threatened Mediterranean Island Flora: ex situ and in situ joint actions”, dedicato alla conservazione della flora in pericolo d'estinzione delle principali isole del Mediterraneo. L’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Cagliari (Centro Servizi HBK) è responsabile del coordinamento scientifico dell’iniziativa. Durante i lavori verranno presentati i risultati ottenuti da tutti i partner e si visiteranno i luoghi dove si è agito in Sardegna. Lula, Fonni, Talana, Seui, Laconi sono solo alcuni dei luoghi dove HBK (coordinatore scientifico di tutto il progetto) ha agito in sinergia con l'agenzia regionale Forestas per salvare tante specie endemiche in pericolo d'estinzione.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nuoro:cronaca:1.17278608:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17278608:1653500865/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

La genziana, l'astragalo di Gennari, la centaurea dei maestri, il senecio di Morís sono soltanto una piccola parte delle specie messe al sicuro grazie al progetto. “Tanti sforzi sono stati compiuti – spiega il direttore dell’Orto Botanico dell’Ateneo cagliaritano, Gianluigi Bacchetta - e oggi, grazie alla collaborazione tra isole, possiamo dire di aver contribuito significativamente alla conservazione della flora di maggior rilievo delle isole del Mediterraneo”.

Il progetto ha lo scopo di promuovere azioni pratiche di conservazione in situ per le specie maggiormente minacciate della flora insulare mediterranea. “Un obiettivo che viene realizzato attraverso un lavoro congiunto tra le varie istituzioni coinvolte – aggiunge Bacchetta - le quali, ognuna con le proprie specifiche competenze, concorrono a realizzare interventi pratici di conservazione, nonché a sviluppare e condividere metodologie e tecniche operative comuni”.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nuoro:cronaca:1.17278606:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17278606:1653500865/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Martedì 25 settembre i lavori si svolgeranno al Parco Donnortei, mercoledì 26 il programma prevede un’escursione itinerante con soste a Villagrande Strisaili e a Talana, giovedì 27 il team del progetto visiterà i siti in territorio di Laconi. Il partenariato del progetto è costituito da sei centri di ricerca che operano nell’area mediterranea, sotto la supervisione del Mediterranean Plant Specialist Group (SSC) della IUCN: la Fondazione Giardino Botanico di Sóller (Isole Baleari, Spagna); l’Assessorato Difesa Ambiente della Regione della Corsica, Conservatorio Botanico Nazionale (Francia); il Centro Servizi Hortus Botanicus Karalitanus (HBK), Università degli Studi di Cagliari (Sardegna, Italia); l’Università degli Studi di Catania (Sicilia, Italia); il Maich - Istituto Agronomico Mediterraneo di Chania (Creta, Grecia) e l’Istituto di Ricerca Agraria di Cipro con il Dipartimento Forestale (Cipro).

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nuoro:cronaca:1.17278607:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17278607:1653500865/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Primo piano
A tavola

In Sardegna il food non conosce crisi: a Sassari apre anche Doppio Malto

Le nostre iniziative