La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro, i musei fanno rete per il 2019

di Giusy Ferreli ; w
Nuoro, i musei fanno rete per il 2019

La parola d’ordine tra Isre, Man e Archeologico è collaborazione: obiettivo un sistema integrato

31 dicembre 2018
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NUORO. Le prospettive del sistema museale cittadino passano per la creazione di una rete in grado di assicurare standard elevati a tutte le realtà culturali che operano a Nuoro. Protagonisti della scommessa, i responsabili dell’Isre, del Man e del Museo archeologico. Chi impegnato nella ristrutturazione dei locali per esporre al meglio le testimonianze del passato, e chi, dopo un anno importante che ha sancito il rilancio dell’Isre, intento a consolidare il trend positivo di ingressi registrato nel museo del costume e nella casa di Grazia Deledda. Chi ancora al lavoro per proiettare la vivace realtà del Man in una dimensione internazionale.

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La parola d’ordine del 2019 per il direttore del museo provinciale Luigi Fassi, per il neo direttore del museo di via Mannu Stefano Giuliani e per Giuseppe Pirisi a Capo dell’Isre sarà collaborazione «Il bilancio dell’Istituto è più che positivo – commenta il presidente Giuseppe Pirisi – ma ci attendono altre sfide interessanti».

Riaperta la sala del carnevale, inaugurata una proficua collaborazione con il museo delle maschere di Mamoiada, assicurata la presenza di guide plurilingue e di audio guide acquisizione dei due edifici ai lati della casa natale della scrittrice destinati a potenziare l’offerta al pubblico del museo deleddiano, c’è da avviare la collaborazione con il Man. «Tra le cose da fare c’è sicuramente l’installazione di un artista sardo, iniziativa che va letta nella chiave dell’antropologia della contemporaneità» sottolinea il presidente dell’Isre che sta lavorando anche agli altri tre appuntamenti itineranti di confronto e ricerca sul cibo identitario della Sardegna. Alla fine del percorso i ristoranti che aderiscono a questa iniziativa compariranno i una pubblicazione e le loro ricette avranno il logo dell’Isre. L’anno venturo sarà dedicato allo studio dei fondi che il museo ha acquisito nel tempo.

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«Una risposta positiva – sottolinea ancora Pirisi – è arrivata dalla Regione che ha assicurato il sostegno finanziario per le pubblicazioni». Sul fronte del museo nazionale Archeologico, che secondo le recenti linee guida sancite ad agosto da un decreto ministeriale deve capeggiare una rete museale in grado di garantire elevati standard qualitativi, sono in corso i lavori di ristrutturazione del palazzo. I reperti archeologici verranno spostati proprio lì, probabilmente già dalla prossima primavera «In questi giorni la ditta sta ultimando le nuove vetrine su misura che custodiranno i reperti con nuove didascalie bilingui. Il 2019 – spiega Giuliani – ci porterà un nuovo allestimento al primo piano attualmente vuoto mentre il piano terra verrà attrezzato con sala conferenze bar servizi. Dall’anno prossimo nella piccola sala conferenze vorrei un ciclo di conferenze e invitare esperti a parlare dei reperti presenti ma vorrei sperimentare anche per percorso geografico che vedrà la presenza degli amministratori locali per rafforzare il rapporto con il territorio». La rivoluzione dell’ottocentesco palazzo Asproni, che si avvarrà della tecnologia, andrà di pari passo con nuove sinergie.

«In questa chiave è allo studio – dice il direttore scientifico dell’Archeologico – anche un accordo con il Man. I due musei potranno avvalersi di figure comuni come quella del curatore scientifiche. Prevediamo di firmare il protocollo d’intesa già a gennaio».
 

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