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Comprò una moto rubata allo zio, a processo per ricettazione

Comprò una moto rubata allo zio, a processo per ricettazione

MAMOIADA. A processo per ricettazione, per aver acquistato un motorino risultato rubato. Ironia della sorte quel ciclomotore apparteneva proprio allo zio dell’imputato. La singolare vicenda, accaduta...

16 ottobre 2019
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MAMOIADA. A processo per ricettazione, per aver acquistato un motorino risultato rubato. Ironia della sorte quel ciclomotore apparteneva proprio allo zio dell’imputato. La singolare vicenda, accaduta a Mamoiada nel luglio 2010 vede protagoniste due persone del paese: Bruno Gungui accusato di furto e non più imputabile perché deceduto, e Renzo Balia (difeso dall’avvocato Adriano Catte), chiamato a rispondere di ricettazione davanti al giudice monocratico Russo. Ieri mattina in aula è stato sentito Matteo Paris, maresciallo della stazione carabinieri che quella sera d’estate aveva risposto alla chiamata di un cittadino, Francesco Balia (zio dell’imputato), che li inviata a raggiungerli perché a distanza di un anno dalla denuncia di furto che aveva presentato, era riuscito a ritrovare il suo motorino Habana. In compagnia dei militari, l’uomo era andato a casa del nipote che, avendo riconosciuto il ciclomotore che gli era stato venduto da Gungui, aveva segnalato l’accaduto allo zio. Il defunto, accusato di furto, si sarebbe difeso dicendo che Francesco Balia gli doveva dei soldi per un lavoro che non gli aveva pagato, perciò gli aveva portato via il motorino che poi aveva cercato di vendere all’altro imputato.

Il processo riprenderà il 9 dicembre. (k.s.)

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