La Nuova Sardegna

Nuoro

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Il Psd’Az lancia la campagna per i conci e le cave chiuse

di Alessandro Farina

BOSA. Dopo la chiusura delle cave di trachite nella città del Temo, dove questo materiale è stato utilizzato per secoli dagli scalpellini locali, si pone il problema di eventuali lavori di restauro o...

22 ottobre 2019
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BOSA. Dopo la chiusura delle cave di trachite nella città del Temo, dove questo materiale è stato utilizzato per secoli dagli scalpellini locali, si pone il problema di eventuali lavori di restauro o sostituzione dei conci nelle antiche case del borgo che si affaccia sul Temo. Un problema che il Partito sardo d’Azione ha preso a cuore, lanciando attraverso la sua pagina social la campagna “Il problema delle pietre”. Una “battaglia” per la verità, così la definisce il segretario cittadino della sezione del Psd’Az Bosa-Planargia Guglielmo Macchiavello. «Un centro storico vasto e meraviglioso, il più integro fra quelli della Sardegna, acquisisce ricchezza e nobiltà dalla storica, tradizionale, sapiente e faticosa opera degli scalpellini e dei cavatori che hanno prodotto elementi architettonici decorativi unici usando la trachite di Bosa» la premessa. La città del Temo infatti possiede una fra le più vaste aree urbane storiche della Sardegna. Quella nata, dopo l’abbandono della Bosa Vetus (con sito presumibilmente vicino all’antica cattedrale di San Pietro, verso l’entroterra nella vallata del fiume), alle pendici del castello, sul colle di Serravalle. Qui, in quello che convenzionalmente viene definito il quartiere di Sa Costa, buona parte delle abitazioni possiedono ad esempio architrave in trachite. Ma «Oggi non esiste più una cava di questo materiale. Oggi, in occasione di un restauro, non si potrebbe adempiere alle prescrizioni della Soprintendenza» spiega Guglielmo Macchiavello. Un problema di non poco conto, glissato anche nel recente passato, basta dare un’occhiata al rivestimento di una serie di opere sul Lungotemo Scherer o De Gasperi, con l’utilizzo di pietra, rossa si ma in arrivo da un’altra zona dell’isola e con caratteristiche diverse dalla trachite. «Nessuno ad oggi si è voluto porre questo problema» aggiunge Macchiavello. Che avvia quindi la campagna di sensibilizzazione sul “Problema delle pietre”, sfornando praticamente un post al giorno con questioni pratiche sul tappeto argomentate anche da tante foto esemplificative.



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